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Mark Owen riparte dopo l’alcolismo, in attesa dell’album con i Take That

Mark Owen torna con “The Art of Doing Nothing”. Mette da parte la teatralità tipica dei Take That e si concentra su canzoni semplici e dirette. Tra i brani contenuti nell’album anche delle dediche ai figli e alla moglie Emma.
A cura di Daniela Seclì
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Mark Owen dei Take That, torna solista dopo otto anni, con l'album The Art of Doing Nothing. Il titolo dell'album proviene dalla continua domanda che veniva posta al cantante: "Cosa stai facendo in questo periodo?", la sua risposta era sempre la stessa: "Niente", da lì l'ispirazione sul nome da dare alla sua ultima fatica discografica. L'album è stato scritto dopo aver vinto la sua battaglia contro l'alcolismo, grazie ad un periodo di riabilitazione.  In un'intervista rilasciata al The Sun, Owen ha parlato di questo progetto, definendolo "una continuazione del viaggio cominciato 20 anni fa".

"Volevo solo creare un disco che mi permettesse di prendermela con calma sul palco. Con i Take That dovevo venire giù dal cielo o indossare un casco. Con questo album voglio potermi esibire comodamente ed esserne fiero"

Rivela inoltre: "tutte le canzoni sono nate con pianoforte e voce, adoro scrivere la melodia" e sottolinea, poi, ciò che differenzia questo lavoro dagli album che hanno caratterizzato la carriera dei Take That:

"Con i Take That c'era molta teatralità che in questo progetto non c'è. Stiamo lavorando con un budget molto inferiore rispetto a quello dei Take That e non possiamo portare nulla sul bus. Abbiamo riportato tutto a canzoni semplici e dirette"

Il singolo che ha fatto da apripista all'album è stato Stars, un pezzo ispirato dai tre figli del cantante Elwood Jack, Willow Rose e Fox India.

"Io imparo dai miei bambini, vedo come si godono la vita e ciò mi ispira. La vita può essere dura e io so di essere molto fortunato. Molte persone hanno vissuto momenti molto più duri di quelli che ho vissuto io. Adoro la libertà e l'innocenza dei miei figli ed ho scritto Stars per loro"

Nell'album c'è anche spazio per la moglie Emma. Ben due canzoni, infatti, sono ispirate a lei che ha deciso di restare al suo fianco anche quando ha confessato che nel periodo in cui aveva problemi d'alcolismo la tradiva spesso:

"Emma è stata un grande sostegno per me, mentre lavoravo sull'album. Quando mi sentivo insicuro ed ero in preda all'ansia, era lei che mi ripeteva che potevo farcela. ‘Raven' e ‘Us and Ours', sono per lei. Ho vissuto dei momenti difficili che mi fanno sentire grato per questo momento. Mia moglie e i miei figli sono tutto per me"

Riguardo a ciò che si aspetta da The Art of Doing Nothing, dice:

"Non ho alcuna aspettativa per questo disco. Sento, però, che è l'inizio di qualcosa. Amo scrivere ed essere parte di una canzone, sia che sia con i Take That che da solo. Il prossimo anno, abbiamo in piano di fare un altro album con i Take That"

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