Symo, dall’hip hop al R’n’B cantando contro gli stereotipi maschili sulle donne
Quella di Simona Barbui è una storia di amore e resistenza, di musica soprattutto e del bisogno di farlo diventare qualcosa oltre a una semplice passione. E come per la maggior parte di coloro che hanno nella musica un sogno, anche Simona è stata costretta, fin da piccola, a lottare per mantenerlo vivo. Quel sogno oggi si chiama Symo, il nome d'arte che ormai la caratterizza, dopo gli inizi nella scena rap romana. Classe 91, romana figlia di padre eritreo e mamma etiope Simona nasce in borgata e cresce attorniata dalla musica, quella nera, soprattutto, che in qualche modo si avvicina al suo timbro di voce e alla sua vocazione. Sono le grandi voci black della musica americana a creare le basi, contaminate, poi, dai grandi cantautori italiani, cercando nella commistione di trovare la propria strada e non limitandosi, però, all'ascolto di un singolo genere e allo spunto da un singolo modello.
Le radici nell'hip hop romano
Una strada che parte, appunto, dall'ambiente hip hop romano in cui si ritrova appena 14enne, quando con il nome di SimoB si ritrova al fianco del gruppo La Squadra con cui collabora da cantante nell'album ‘Punto di fuga' dove partecipa a 3 canzoni, avendo anche la possibilità di poter esordire sul palco in alcune delle date riscuotendo buoni feedback che, dice, rafforza sempre più, in lei, la voglia di sentire il palco e di farne uno dei luoghi della propria vita.
Il ritorno come Symo
La vita, però, crescendo e superando l'adolescenza per immergersi nell'età adulta porta con sé responsabilità e strade talvolta diverse, quindi Simona abbandona per un po' la strada della musica per concentrarsi su altro. Ma il richiamo è troppo forte e nel 2014 l'incontro col producer romano Francesco Cucchi in arte CukiMan, le cambia di nuovo la vita, facendole riscoprire l'amore per musica e palco e così i due decidono di lavorare ad un progetto assieme fondendo afro-beat, elettronica ed R'n'B con testi rigorosamente in italiano, che la portano anche a esibirsi in tv, segnalata da Vincenzo Mollica e finendo anche a cantare davanti alle telecamere di Blob, nella sua versione sanremese dove ha fatto sentire la propria voce con ‘Prototipo', pezzo che mette al centro la donna e l'immagine distorta che alcuni uomini hanno di lei. Un tema importante e sentito che potrebbe essere il la per un futuro splendente.