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Susan Boyle: “A scuola venivo picchiata con la cinghia tutti i giorni”

Il “brutto anatroccolo” con la voce da tigre racconta i terribili anni della scuola ed il piacere della rivincita nella prima intervista per il rilascio del suo “I dreamed a dream”
A cura di Alessandro
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Le dichiarazioni rilasciate da Susan Boyle nel corso della sua prima intervista per il lancio dell'album d'esordio “I dreamed a dream” sono sconcertanti e raccontano di infamie e soprusi cui la cantante è stata oggetto nel corso della sua infanzia.

La cantante scozzese, che si è classificata seconda nel corso dell'ultima edizione di Britain's got talent, ha rivelato di aver subito atti di bullismo quando era ancora una studentessa.
“A scuola ero picchiata con la cinghia tutti i giorni – ha raccontato Susan – anche se gli sfottò a volte erano più odiosi di qualsiasi tortura fisica", infatti Susan veniva soprannominata da tutti a scuola “Susy the Simple” (Susy la semplice) un soprannome crudele e subdolo che le creò diversi problemi nell'ottenere i suoi primi flirt ed i primi baci.

Il “brutto anatroccolo” di Blackburn ha spiegato come a scuola fosse snobbata a causa del suo aspetto e come questo le sia costato una chiusura in sé stessa e tanta insicurezza che solo con il canto ha potuto scacciare via, favorita da tanta rabbia e voglia di rivincita.

Dal 20 novembre è disponibile il suo nuovo album in tutti i negozi; album che si prepara ad essere sicuramente uno dei più venduti per il 2009 e che raccoglie una serie di brani tra i quali anche la traccia che dà il nome al disco e che le valse il beneplacito della giuria di Britain's got talent l'anno scorso.

Una bella rivincita insomma, contro quei compagni di classe che hanno minato il successo di uno dei fenomeni più interessanti in ambito musicale all'epoca dei talent show.

susan
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