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Storia di Luigi Giuliano, l’ex Re della Camorra si è diplomato da Mogol

Luigi Giuliano è stato per vent’anni il boss più potente di Napoli, da quando nel 2001 ha deciso di collaborare con la giustizia ha cambiato vita: studia canto e qualche giorno fa si è diplomato al “Toscolano” di Mogol.
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Luigi Giuliano, un nome che ancora oggi mette il terrore e che per oltre venti anni ha controllato i traffici e gli accordi più importanti della Camorra. Era il "re" di Forcella, oggi "Il Sole 24 0re" nella firma di Simone Di Meo, ne racconta le "gesta" in una storia di riscatto e redenzione, perché da quando Luigi ha deciso di collaborare con la giustizia nel 2001, ha cambiato vita e si è messo a studiare musica e canto. Qualche giorno fa ha potuto festeggiare il conseguimento del diploma come "autore di testi" al Centro europeo di musica "Toscolano", affidato alla direzione di Mogol.

Il "re" è sempre stato avvezzo alla musica e alla "bella vita", racconta così di quando con Gigi D'Alessio si incontrava nel "salotto musicale" di sua creazione:

Avevo aperto un ufficio in via Cesare Sersale, nella zona di Forcella. In questo ufficio vi era attrezzatura musicale (chitarre, pianoforti, ecc.) e lì mi incontravo con i cantanti tra cui Gigi D'Alessio e scrivevo canzoni

Luigi Giuliano ha scritto per molti cantanti napoletani, sua è anche "Chillo va pazzo pe'tte", una nota hit cantata da Ciro Rigione e diventata colonna sonora di "Pianese Nunzio, 14 anni a maggio". Quando venne a sapere che il film trattava di un sacerdote omosessuale, ingaggiò una lotta per vedere riconosciuto il suo nome tra i titoli di coda:

Se avessi saputo in anticipo la trama nella quale si parla di un sacerdote omossessuale, non avrei mai dato il mio consenso a utilizzare una mia canzone: ma visto che lo hanno fatto pretendo che il mio nome sia inserito tra i titoli di coda.

Il giudice riconobbe le sue ragioni ordinando la pubblicazione della sentenza su "Il Mattino", "La Repubblica" e su "Ciak". Dopo quello però arrivarono gli arresti, le condanne ed una vita costellata dal lutto. Nel 2004 uno dei suoi fratelli, Carmine, morì per un cancro alla gola mentre l'anno seguente fu ammazzato Nunzio, fratello estraneo agli "affari" del clan di famiglia. Il 7 dicembre 2006 gli ammazzano il figlio del fratello Giovanni, che rifiutò di entrare nel programma di protezione.

Luigi Giuliano, amico di Diego Armando Maradona e custode di chissà quali e quanti indicibili segreti, decise di cambiare per Napoli e i suoi figli, "per dimostrare agli scugnizzi che il crimine non paga". Il diploma al "Toscolano" è un primo ed importante passo.

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