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Stella di David su un pallone a forma di maiale: Roger Waters accusato di antisemitismo

Ancora una volta, come ciclicamente succede, l’ex Pink Floyd deve difendersi dalle accuse di antisemitismo, mossegli, questa volta, a causa di un pallone a forma di maiale che associa la Stella di David a vari simboli religiosi e commerciali.
A cura di Francesco Raiola
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In Israele non è andato giù che l'ex Pink Floyd Roger Waters abbia, durante un suo show in Belgio, fatto volteggiare in aria un pallone a forma di maiale – caratteristica dei concerti del musicista fin dai tempi dei Pink Floyd – con vari simboli di totalitarismo e consumismo, tra cui il logo della compagnia petrolifera Shell, due martelli incrociati e due scritte: ‘Tutto sarà ok se continuerete a consumare' e ‘Cosa c'è che non va nella gente ?', oltre alla stella di David, simbolo di Israele. La posizione critica del musicista nei confronti di Israele è nota da tempo. A scatenarsi contro Waters è stato, questa volta, il giornale israeliano Yediot Ahronot che parla di antisemitismo, e lo accusa di essere andato un passo troppo in là rispetto alla semplice posizione critica. Un fan ha spiegato al giornale: "Mi ero molto divertito fino al momento in cui ho visto la stella di Davide sul maiale elevato in aria. L'unico simbolo religioso che vi compariva era quello ebraico. Oltre ai suoi consueti messaggi contro la guerra, questa volta Waters ha manifestato anche un messaggio antisemita".

Il quotidiano non molla la presa e stamattina dedica all'argomento un editoriale firmato dal giornalista Noga Gur-Arieh che dopo aver spiegato quanto sia nota la posizione critica del musicista, che manifestò il suo pensiero anche in un vecchio concerto a Neve Shalom e quanto questa posizione fosse rispettabile almeno fino a ieri – visto che sa "che la sua [di Waters, ndr] opinione viene dall'aver avuto esperienza diretta di queste cose, non dallo stare seduto a casa ricevendo informazioni di seconda mano dalla stampa" – oggi non lo sarebbe più e verrebbe anche meno la scusa della critica informata, perché l'ex Pink Floyd avrebbe "varcato la linea che separa l'artista appassionato e critico dalla persona che odia, mandando al mondo un grave messaggio anti semita".

Le polemiche contro Waters non sono nuove e portarono l'artista, nel 2010, a doversi difendere dalle accuse di antisemitismo con una lettera all'Independent, in cui spiegava come non fosse affatto anti semita e che le immagini scelte erano "rappresentative di interessi religiosi, nazionali e commerciali, tutte con un'influenza maligna sulle nostre vite e che ci impediscono di trattarci bene l'un l'altro".

La polemica su Waters fa il paio con quella che qualche giorno fa ha colpito Eric Burdon degli Animals che doveva partecipare a giorni in Israele ad un atteso concerto con un complesso pop locale. Nonostante il sold out l'altroieri ha annunciato che non avrebbe partecipato. Secondo il quotidiano Haaretz sarebbe rimasto impressionato dalle minacce di attivisti filo-palestinesi e ha ritenuto di non dover mettere a repentaglio la propria incolumità.

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