Sinéad O’Connor si converte all’Islam: da oggi in poi si chiamerà Shuhada
Sinéad O’Connor si è convertita all'Islam, come ha annunciato lei stessa lo scorso 19 ottobre sul suo profilo Twitter che, come lei ha anche cambiato nome, un'altra volta. la cantante di "Nothing Compares 2 U" che per liberarsi dai vincoli familiari cambiò il nome in Magda Davitt adesso si fa chiamare Shuhada, e spiega che la conversione ll'Islam è stata una conclusione naturale di ogni viaggio teologico intelligente: "Vi scrigvo per annunciarvi che sono orgogliosa di essere diventata Mussulmana, conclusione naturale di ogni viaggio teologico intelligente – si legge in un tweet di qualche giorno fa -. Tutti gli studi sulle Sacre Scritture portano all'Islam, il che rende tutti gli altri testi sacri ridondanti. Mi darò un altro nome e quel nome sarà Shuhada" ha concluso.
La conversione sui social
La cantante ha poi postato un'immagine che la ritrae con il hijab davanti a un cartello che recita: "Hai preso il mio corpo, hai preso la mia testa, hai preso i miei bambini ma non ti prenderai mai la mia voce". La cantante, poi, ha postato un video in cui cantava l'azan (adhān) che è la chiamata islamica alla preghiera, scusandosi con i suoi follower per la scarsa pronuncia araba: "Grazie veramente a tutti i miei fratelli e sorelle mussulmane che sono stati così carini a darmi il benvenuto nell'Umma, oggi. Non potete immaginare quanto la vostra tenerezza significhi per me".
I problemi di salute
La cantante, che fu criticatissima quando nel 1992, durante una puntata del Saturday Night Life strappò un'immagine del Papa, in questi ultimi anni ha fatto parlare di sé non tanto per la sua musica quanto per i suoi disturbi mentali e soprattutto per la lotta che sta combattendo contro il figlio Jake e i padri dei suoi figli. Più volte scomparsa improvvisamente, ci si è spesso preoccupati per le sue condizioni di salute, giustificate anche da lunghi post su Facebook in cui cercava di spiegare tutti i suoi problemi familiari che l'hanno portata anche a un tentato suicidio.