Sinead O’Connor: “Justin Bieber? Hanno venduto la sua sessualità”
Lo scorso anno tenne banco la polemica tra Sinead O'Connor e Miley Cyrus. La cantautrice irlandese, intervistata da Rolling Stone, provò a mettere in guardia la cantante contro il pericolo di farsi sfruttare dall'industria musicale. Alla Cyrus aveva detto:
“Sono estremamente preoccupata per te e quello che coloro che ti sono attorno ti stanno portando a credere (…) che è in qualche modo ‘cool’ essere nuda e leccare martelli nei tuoi video. In questo modo, invece, oscuri il tuo talento. […] Così mandi il messaggio che tu debba essere valutata più per il tuo sex appeal che per il tuo talento limpido. All’industria musicale non frega nulla di te e di nessuno di noi. Loro vogliono che tu ti prostituisca e, astutamente, ti faranno pensare che sia ciò che tu voglia. Dovresti essere protetta in quanto giovane donna da tutti all’interno del tuo mondo lavorativo e da tutti quelli che ti sono attorno, compresa te”.
Intervistata dal programma radiofonico "Magic FM", Sinead O'Connor è tornata sull'argomento spiegando che il suo non è un discorso che si applica solo alle donne. Secondo l'artista, infatti, anche Justin Bieber sarebbe stato vittima dello stesso meccanismo.
"Penso che le persone credano che questo discorso si riferisca solo alle donne, ma ne sono vittima anche gli uomini. Ci sono artisti giovanissimi che sono praticamente dei bambini o sembrano dei bambini e viene sfruttata la loro sessualità"
Quindi ha aggiunto:
"Justin Bieber è un ottimo esempio. Quando è diventato famoso non aveva nemmeno 16 anni. Ovviamente ha uno straordinario talento, non lo sto negando, ma è stata venduta la sua sessualità".
Secondo la cantante, infine, anche Britney Spears avrebbe ricevuto lo stesso trattamento dal mondo della musica:
"Britney Spears è un altro esempio. Era troppo giovane per essere venduta in quella maniera, vestita con l'uniforme della scuola."