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Amici di Maria de Filippi 2021/2022

Signor Tenente di Faletti, il significato della canzone assegnata ad Amici per il guanto di sfida

Da Sanremo 1994 ad Amici 21, “Signor Tenente” di Giorgio Faletti diventa la canzone del guanto di sfida lanciato da Rudy Zerbi ad Alex, in sfida contro Luigi. Ecco il significato.
A cura di Vincenzo Nasto
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Giorgio Faletti, Festival di Sanremo 1994
Giorgio Faletti, Festival di Sanremo 1994
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Nel 1994, per la prima volta da cantante impegnato sul palco del Festival di Sanremo, Giorgio Faletti si presentò con il brano "Signor Tenente". Un'esibizione con poco cantato, ma un racconto degli ultimi due anni di cronaca nera italiana. "Signor tenente" ha infatti rappresentato un brano dalla forte critica sociale nei confronti della criminalità organizzata, soprattutto legata agli attentati compiuti tra il 1992 e il 1993 nei confronti dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Non solo i due giudici al centro del brano, ma anche le condizioni lavorative delle forze dell'ordine italiane, con alcuni membri che avevano perso la vita negli attentati. Nel frattempo, durante l'ultima puntata di Amici 21, c'è stato un guanto di sfida da parte dell'insegnante Rudy Zerbi, dopo la figuraccia di LDA e Calma la scorsa settimana con "La paranza" di Daniele Silvestri. A ricevere il guanto è stato Alex, che dovrà sfidare nel prossimo serale Luigi Strangis, nell'interpretazione del brano.

Il significato della canzone Signor Tenente

Come prima esibizione sul palco dell'Ariston, Giorgio Faletti, principalmente attore e saggista, non sfigurò affatto con il brano "Signor Tenente". Dopo un biennio stragista, che vide la morte dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per mano della criminalità organizzata, l'attore si presentò sul palco di Sanremo con un brano di denuncia. È il 1994 e le stragi di Capaci e di via D’Amelio sono ancora negli occhi del pubblico. Il brano è un riferimento continuo alla mafia, alle condizioni lavorative delle forze dell'ordine in quel momento in Italia, e l'uso ripetuto della parola "minchia", unito all'accento siciliano, riprende il linguaggio della terra dove si erano verificate la maggior parte degli attentati. Il brano si classificò al secondo posto al Festival di Sanremo 1994, vincendo però il premio della critica: un successo che continuò con il disco di platino dell'album "Come un cartone animato".

Il testo di Signor Tenente

Forse possiamo cambiarla ma è l’unica che c’è
Questa vita di stracci e sorrisi e di mezze parole
Forse cent’anni o duecento è un attimo che va
Fosse di un attimo appena sarebbe con me
Tutti vestiti di vento a inseguirci nel sole
Tutti aggrappati ad un filo e non sappiamo dove
Minchia signor tenente
Che siamo usciti dalla centrale
Ed in costante contatto radio
Abbiamo preso la provinciale
Ed al chilometro 41
Presso la casa cantoniera
Nascosto bene la nostra auto
C’asse vedesse che non c’era
E abbiam montato l’autovelox
E fatto multe senza pietà
A chi passava sopra i 50
Fossero pure i 50 d’età
E preso uno senza patente
Minchia signor tenente
Faceva un caldo che se bruciava
La provinciale sembrava un forno
C’era l’asfalto che tremolava
E che sbiadiva tutto lo sfondo
Ed è così, tutti sudati
Che abbiam saputo di quel fattaccio
Di quei ragazzi morti ammazzati
Gettati in aria come uno straccio
Caduti a terra come persone
Che han fatto a pezzi con l’esplosivo
Che se non serve per cose buone
Può diventare così cattivo che dopo
Quasi non resta niente
Minchia signor tenente
E siamo qui con queste divise
Che tante volte ci vanno strette
Specie da quando sono derise
Da un umorismo di barzellette
E siamo stanchi di sopportare
Quel che succede in questo paese
Dove ci tocca farci ammazzare
Per poco più d’un milione al mese
E c’è una cosa qui nella gola
Una che proprio non ci va giù
E farla scendere è una parola
Se chi ci ammazza prende di più
Di quel che prende la brava gente
Minchia signor tenente
Lo so che parlo col comandante
Ma quanto tempo dovrà passare
Per star seduto su una volante
La voce in radio ci fa tremare
Che di coraggio ne abbiamo tanto
Ma qui diventa sempre più dura
Quando ci tocca di fare i conti
Con il coraggio della paura
E questo è quel che succede adesso
Che poi se c’è una chiamata urgente se prende su
E ci si va lo stesso
E scusi tanto se non è niente
Minchia signor tenente
Per cui se pensa che c’ho vent’anni
Credo che proprio non mi dà torto
Se riesce a mettersi nei miei panni
Magari non mi farà rapporto
E glielo dico sinceramente
Minchia signor tenente

La sfida tra Alex e Luigi ad Amici 21 e l'interpretazione di Michele Merlo

Dopo l'incidente con "La paranza" di Daniele Silvestri, accaduto ai concorrenti di Amici 21 LDA e Calma, questa settimana l'insegnante Rudy Zerbi ha lanciato un guanto di sfida ad Alex. Il professore ha richiesto al giovane cantante di interpretare il brano di Faletti "Signor Tenente", in una sfida contro Luigi Strangis: "Che Alex abbia una grande intonazione e una estensione vocale notevole non è in discussione. Non l’ho mai negato e non intendo negarlo adesso. A un cantante che si rispetti serve però una grande capacità interpretativa. Alex ce l’ha? Per rispondere a questa domanda ho deciso di lanciare un guanto di sfida". Alex contro Luigi sull’interpretazione, in un bellissimo pezzo intenso in cui ogni parola ha un significato profondo che l’interprete che deve essere capace di trasmettere. Non era la prima volta che ad Amici si riprendeva il brano di Faletti. L'ultima volta era stato nell'edizione 16 di Amici, con protagonista il compianto Michele Merlo. Il cantante scomparso un anno fa interpretò "Signor Tenente", suscitando i complimenti del quinto giudice Simona Ventura ma anche la critica di Daniele Liottiche ha rimproverato a Mike di non aver cantato la canzone in siciliano. Per l'occasione, la giornalista Costanza Calabrese è andata in puntata durante il daytime per parlare ai ragazzi di mafia.

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