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Si suicida Gervasio Marcosignori, suonò la fisarmonica per Mussolini e il Papa

Si è suicidato il “poeta della fisarmonica” Gervasio Marcosignori, dopo una vita costellata di successi. Il suo immenso talento lo aveva reso noto a livello mondiale. Nel corso della sua esistenza si era esibito davanti a personalità come Benito Mussolini, la Regina Elisabetta, Sandro Pertini e Papa Giovanni Paolo II.
A cura di Daniela Seclì
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Non sono ancora chiari i motivi che hanno portato al suicidio, il fisarmonicista di 85 anni, Gervasio Marcosignori. L’uomo si è dato fuoco vicino alla sua abitazione. Per la stampa britannica, che l’aveva visto suonare in occasione dell’incoronazione della Regina Elisabetta, Marcosignori era il poeta della fisarmonica.

Questa era stata solo una delle tante esibizioni dinanzi a personalità di spicco, che hanno caratterizzato la sua carriera. Quella per la fisarmonica era una passione che l’aveva accompagnato sin da bambino. A soli 8 anni, infatti, si era esibito davanti a Benito Mussolini, che abbracciandolo gli disse: “Continua così, bravo Balilla”. E Gervasio aveva continuato, vincendo a 15 anni il suo primo concorso e dando il via ad un lungo cammino che lo porterà nel 1959 a vincere l’Oscar mondiale della fisarmonica.

Nel corso della sua vita ha deliziato con il suo talento personalità come Papa Giovanni Paolo II e Sandro Pertini. Marcosignori non si limitava a suonare la fisarmonica ma con essa sperimentava, oltrepassava i limiti posti dalla tradizione a quello strumento e ne rivelava potenzialità ancora sconosciute. Il suo talento era riconosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, ma ciò non è bastato ad evitare la tragedia avvenuta proprio nel giorno in cui ricorreva il decimo anniversario dalla morte della moglie.

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