Sfera, Luchè e Geolier, anche i rapper hanno raccolto fondi per le vittime dell’alluvione
È stata una serata in cui il mondo dell'urban italiano ha deciso di unirsi e suonare per raccogliere fondi a favore delle vittime dell'alluvione in Emilia-Romagna in una serata intitolata Imola Summer Sound per la Romagna. Sfera Ebbasta, Luchè, Geolier, Shiva, Massimo Pericolo sono alcuni dei nomi più importanti tra quelli che sono saliti sul palco dell'Autodromo di Imola per dimostrare come oltre al pop e al rock anche il rap sia in grado, pure in Italia, di muoversi per opere di beneficenza. "Cantare qui stasera per noi è molto importante – ha detto Luché -. Proviamo in questo modo a essere vicini con la nostra musica a una regione e un popolo che ne ha passate tante negli ultimi mesi. Chi non ci è passato magari non può capire le difficoltà e quello che si prova a perdere tutto da un giorno all'altro. Noi ci siamo, se non altro per regalare un momento di gioia e spensieratezza a tutti quei ragazzi che stasera saranno qui al concerto. Bisogna ripartire dalla normalità, dalle cose che ci fanno stare bene, per ricostruire piano piano una nuova quotidianità. Il dolore non si cancella in una sera, ma la musica può aiutarci a distrarci per un po'. Essere qui e cantare è il nostro modo per abbracciarli tutti dal palco".
L'emozione di Geolier
Oltre a Sfera Ebbasta, Luchè, Geolier, Shiva e Massimo Pericolo, sul palco sono saliti anche Axell, Bigmama, Digital Astro, Ele A, Finesse, Sethu e Tony Boy. "Sono emozionatissimo, come se fosse una ‘cosa nuova' – ha detto Geolier -. Dare qualcosa, fare qualcosa per gli altri ti riempie, ti fa guardare allo specchio più volentieri. Trotto a testa in giù per tutto lo stivale senza accorgermi a volte neanche dove sono, da Nord a Sud. Oggi penso che tutti noi sappiamo dove siamo e perché: la Romagna è patrimonio nazionale e noi siamo orgogliosi di dare i proventi di questo concerto per la gente che ha sofferto. Forza Romagna". Anche per Shiva, quella di ieri è stata "una serata speciale in cui metteremo insieme le forze a sostegno delle popolazioni colpite dall’alluvione. Sono felice di poter fare la mia parte in questa occasione e avere la possibilità di dare una mano con la mia musica".
Il pregiudizio sbagliato sui rapper
Una serata da oltre 10 mila persone, che dalla mattina hanno atteso di poter entrare, nonostante a pochi chilometri si stesse tenendo un altro appuntamento importante come quello dei Rockin'1000 anche loro riuniti per la stessa ragione: "La concomitanza con Rockin’1000 è stata una scelta obbligata per dare tempo al pubblico di assimilare una nuova formula di spettacolo. Abbiamo cercato un sabato e coincideva con una serata libera, miracolosamente, dei tre artisti principali. Quando abbiamo annunciato l’evento non credo fosse stato fissato Cesena, ma queste sono cose che succedono nel mondo della musica" ha detto Maurizio Salvatori di Trident, l'agenzia che ha organizzato l'evento, il quale ha anche parlato del pregiudizio verso questi artisti: "Sono rimasto sorpreso, sappiamo tutti i commenti che girano sul mondo urban, soggetto a critiche un po’ per gli atteggiamenti e per i loro testi, e scoprire questa sensibilità mi ha sorpreso. A questi artisti non viene data gratuitamente questa credibilità".