Sesso e musica: il binomio preferito dai teenager
Un paese di innovatori e sperimentatori ma anche di ricercatori e studiosi, questi sono gli States. Curiosi più che mai di scoprire come possano incidere sulla società costumi e moda, un gruppo di ricercatori dell’Università di Pittsburgh ha svolto studio su come la musica possa influenzare le tendenze sessuali dei teenager della terra di zio Sam, e il risultato è davvero interessante.
Gli studiosi ritengono che ascoltare una determinata tipologia di musica nella quale i testi fanno esplicito riferimento al sesso, privo di qualsiasi contorno romantico, possa indurre i giovanissimi a bruciare le tappe e ad aver la loro prima esperienza in età adolescenziale. I ricercatori dell’Università di Pittsburgh hanno monitorato 711 adolescenti in età compresa tra i 13 e i 18 anni e li hanno divisi in tre gruppi, nel primo erano inclusi tutti quelli che ascoltano brani dai testi crudi e allusivi con molta regolarità, nel secondo, invece, c’erano tutti gli adolescenti che approcciano a questa tipologia di musica con saltuaria frequenza e nel terzo, infine, tutti i teenager che la ascoltano molto raramente.
Il risultato, su base statistica, parla chiaro: il 45% degli appartenenti al primo gruppo dimostrava di avere già larga dimestichezza con le pratiche sessuali, contro il 21% del secondo gruppo. Posizione intermedia invece per il terzo gruppo, con il 34%. Dalla statistica non risulterebbe alcuna connessione, ma di questo avviso non è Brian Primack, responsabile dello studio, che dall’ American Journal of Preventive Medicine, rivista sulla quale è stato pubblicato lo studio, afferma: “Sembra certamente esserci un legame. Ma è difficile dire se il fatto di ascoltare questa musica contribuisca direttamente all'avere rapporti precoci. In ogni caso credo che i genitori dovrebbero pensarci. Non voglio suggerire a madri e padri di vietare questo tipo di canzoni, è difficile che questo aiuti. Ma certo i genitori dovrebbero parlare ai figli del sesso e inserire le frasi anche crude di questi brani in un contesto”.
Eugenio Tinto