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Scritte vandaliche contro Simone Cristicchi al Teatro Vittoria: “Boia”

Il cantante-attore è stato insultato in relazione allo spettacolo ispirato alla vicenda dell’esodo istriano. Atti vandalici che lo accusano di revisionismo storico. Questa sera lo spettacolo andrà in onda su Rai1.
A cura di Andrea Parrella
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Non si esauriscono le contestazioni inerenti lo spettacolo musicale di Simone Cristicchi che narra le vicende di alcune vittime della strage delle Foibe. Anzi, proprio in corrispondenza della Giornata della Memoria per le vittime, la polemica si acuisce ancora più.  Già alcuni giorni fa segnalavamo la mole ampia di contestazioni dirette al cantante, accusato di revisionismo da gruppi antifascisti. Ma oggi, giorno in cui il suo spettacolo "Magazzino 18" andrà in onda in seconda serata sulla prima rete del servizio pubblico, si è giunti ad atti dimostrativi più gravi. Il comunicato stampa del Teatro Vittoria di Roma, dove Cristicchi andrà in scena in questi giorni la dice lunga:

Anche al Teatro Vittoria, nel cuore di Testaccio, i vandali hanno imbrattato l'ingresso con scritte di vernice spray e l'affissione di volantini inneggianti ai ‘partigiani jugoslavì, contro il giorno in memoria delle vittime delle foibe. In questi giorni al teatro va in scena lo spettacolo di Simone Cristicchi "Mio nonno è morto in guerra"

Atti di vandalismo e soprattutto scritte offensive come "Cristicchi Boia" e "No al revisionismo", tutto questo è accaduto appunto all'esterno della struttura romana, lasciando sconcertati letteralmente i responsabili del teatro. Così commenta Viviana Toniolo, direttore artistico del Teatro Vittoria: "Non riesco a spiegarmi le ragioni che possano spingere degli individui a colpire un teatro, simbolo per antonomasia della libertà di espressione. Peraltro Simone Cristicchi nei suoi spettacoli racconta storie di grande umanità legate alle vittime degli eccidi e non fa certo propaganda politica".

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