Scoperti 5 inediti di Lucio Dalla, l’etichetta: “Vogliamo renderli disponibili ai fan”
Sarebbero cinque i brani inediti ritrovati in un vecchio pc di Lucio Dalla e che sarebbero stati parte del nuovo album a cui stava lavorando il cantautore bolognese. Lo scrive, oggi, Quotidiano.net che ha avuto la conferma del ritrovamento nella casa studio in cui dirigeva l'etichetta Pressing Lineda parte del musicista, produttore e suo collaboratore Paolo Piermattei che li ha ritrovati e oggi li custodisce in attesa di capire cosa farne, visto che in alcuni di questi brani ci sarebbero anche collaborazioni con altri artisti.
Lucio Dalla, in fondo, era noto anche per quello, per una enorme generosità artistica che lo aveva portato a collaborare con tantissimi colleghi, da De Gregori a Ron, senza disdegnare una capacità di talent scout e padrino artistico di livello come insegnano i casi di Samuele Bersani, Pierdavide Carone e Gaetano Curreri che proprio oggi, in un'intervista rilasciata a Fanpage.it, ricorda come fu proprio l'autore di "Cara" a scoprirlo: "Sono stato uno dei suoi allievi su cui ha riversato tante energie e intuizioni, mi ha forgiato come autore e cantante".
Varie collaborazioni
Al quotidiano, invece, Piermattei ha spiegato: "Abbiamo salvato le composizioni dall’hard disk del suo computer personale nel piccolo studio dove faceva i provini e stiamo valutando come farle uscire. Alcune, infatti, sono frutto di collaborazioni con altri artisti, sono in corso delle trattative, non possiamo ancora svelare di chi si tratta". Quelle canzoni avrebbero dovuto vedere la luce alla fine del 2012, rimaneggiate, certo, ma con uno scheletro importante, prima che Dalla morisse a Montreux l'1 marzo 2012, dopo aver partecipato, poche settimane prima, al Festival di Sanremo proprio assieme a Carone.
Le caratteristiche dei cinque inediti
Una canzone era finita ma ci stava lavorando perché l'autore della musica – non era sua – non era pienamente soddisfatto del risultato, mentre un'altra era scritta completamente da uno dei talenti che aveva scoperto, ma di cui non si conosce ancora il nome. Al terzo brano, invece, che era anche quello a cui teneva di più, continua Quotidiano.net, lavorava da mesi e lo portava continuamente in studio per rimaneggiarlo e migliorarlo. Il quarto era di quelli divertenti che tanto piacevano a lui, "cantato, come spesso lui faceva, in un inglese finto, del tutto inventato, dal suono perfettamente anglosassone e molto vicino ai vocalizzi del jazz", mentre l'ultimo è una musica che Dalla aveva composto per una vecchia colonna sonora e che voleva rinnovare registrandola nuovamente con un testo scritto ex novo.
La volontà di farle ascoltare al pubblico
La volontà dell'etichetta è, quindi, quella di riuscire a rendere queste canzoni pubblicabili: "Certo, ci vorrà del tempo, perché nel caso di brani composti con altri, la scelta non è solo degli eredi, che sono adesso i proprietari, ma anche dei coautori, il cui lavoro vogliamo rispettare".