Scarcerato Tekashi 6ix9ine: “Troppo elevato il rischio che corre per la pandemia di Covid-19”
Tekashi 6ix9ine sarà liberato dalla prigione in cui stava scontando una pena. Il rapper americano sarà liberato perché asmatico e in passato ha sofferto di bronchite, quindi considerato persona a rischio a seguito della pandemia di coronavirus che ormai interessa gran parte del mondo. Nei giorni scorsi il suo avvocato aveva chiesto al giudice di permettere al suo assistito, condannato a due anni per vari capi di imputazione, di liberarlo, per motivi di salute e adesso il giudice Paul A. Engelmayer ha comunicato che è sua intenzione accettare la richiesta di scarcerazione, citando come motivo "una pandemia virulenta e furiosa che ha fatto il suo ingresso nelle carceri di New York City".
Il giudice scarcera Tekashi per rischio elevato
Neanche il Procuratore non si è opposto alla decisione, come scrive l'Associated Press, che riporta anche le sue parole: "Alla luce dell'accrescersi dei rischi che la pandemia di Covid-19 può avere su Hernandez, si sono verificate ragioni straordinarie e convincenti per ridurre la sua sentenza". La richiesta è attuata immediatamente, dal momento che il giudice ha imposto la scarcerazione nello stesso giorno. La settimana scorsa il giudice aveva spiegato che se fosse stato a conoscenza di quello che sarebbe successo avrebbe ordinato gli arresti domiciliari piuttosto che la prigione. Il giudice ha chiesto il rilascio di Tekashi nello stesso giorno in cui aveva visto un video di Kintea “Kooda B” McKenzie, coimputato con il rapper, che, scarcerato nei giorni scorsi perché malato di asma e quindi a rischio a causa dell'epidemia, ballava vicino ad altre persone, non facendo attenzione a mantenere le distanze, rischiando di mischiare e mischiarsi il Covid-19.
Tekashi condannato a due anni di carcere
Tekashi avrebbe dovuto restare in carcere fino al prossimo 31 luglio, grazie a una sentenza molto lieve, rispetto a quello che inizialmente si pensava, grazie alla sua totale collaborazione e la testimonianza contro la Nine Trey Gangsta Bloods di cui faceva parte: due anni a fronte dei 37 che rischiava. Il rapper sarà soggetto al controllo elettronico e i domiciliari prevedono che potrà uscire solo per incontrare il suo avvocato o un medico.