Sanremo 2017, Gigi D’Alessio canta la cover de “L’immensità” di Don Backy
Gigi D'Alessio sceglie "L'immensità" di Don Backy per la sua attesa esibizione nella terza serata del Festival di Sanremo 2017. Questa sera i 16 big ancora in gara si esibiscono sul palco del Teatro Ariston con le cover dei più grandi successi della musica italiana. Anche il brano originale venne presentato nel corso della kermesse sanremese del 1967, quando il cantante toscano cantò abbinato a Johnny Dorelli e riuscì a guadagnare la nona posizione in classifica. In breve divenne il loro più grande successo commerciale e rimane ancora oggi il loro brano più noto. Oltre a Don Backy il brano porta la firma di Mogol e di Detto Mariano.
Storia e significato de "L'immensità" di Don Backy
"L'immensità" di Don Backy, anche se ottenne solo il nono posto nella classifica del Festival di Sanremo 1967, dove fu presentata in gara, è considerata ancora oggi uno dei più grandi successi del cantante toscano. A vincere quell'anno, macchiato dal suicidio di Luigi Tenco, fu "Non pensare a me", cantata da Claudio Villa e da Iva Zanicchi. Tra le tantissime versioni di questo pezzo si segnalano quelle di Mina, di Gianna Nannini, Francesco Renga, Negramaro, Sofia Rotaru, che l'ha interpretata anche in lingua ucraina col titolo "Grey bird", e di Monica Narajo che ne ha inciso una versione per il mercato spagnolo e sudamericano con il titolo "La inmensidad".
La canzone, che rappresenta la speranza di non essere dimenticato dal Creatore e di ottenere un po' d'amore pur riconoscendosi nullità dinnanzi all'immensità del cielo, è tra le più apprezzate di sempre da parte del pubblico e della critica.
"La prima stella"
Sul palco dell'Ariston il cantante napoletano porta "La prima stella", un brano scritto da lui stesso in cui parla della sua vita ed è dedicato alla madre scomparsa, al sua prima stella, appunto.