Sanremo 2017, Ermal Meta: “Dedico il terzo posto a mia madre, che mi ha insegnato a disobbedire”
"Come sempre accade, magari vengono premiate le canzoni, al di là delle voci, questo è il festival della canzone. Il pubblico avrà ritenuto più valide queste canzoni. Non credo ci sia in atto una rottamazione del festival, è una questione di canzoni. Le mie impressioni sono più che positive, sono entrato da outsider quindi poi calcare il podio è importante, e forse mi rende più ‘insider‘".
Così Ermal Meta ha commentato così con i giornalisti il suo terzo posto Festival di Sanremo 2017 con il brano Vietato Morire, per poi ricevere in tempo reale una telefonata, che lui ha messo in vivavoce, con i complimenti di Fiorello. "Quando si tratta di musica non ho mai aspettative", ha aggiunto, "perché significa aspettarsi di prendere qualcosa quando il mio intento è quello di dare".
Il racconto della sua finale e del traguardo prosegue, passando per il concetto di disobbedienza: "La storia porta il messaggio della disobbedienza, ciò che ci rende felici può passare dalla disobbedienza. Il momento giusto per dire un no è adesso. Non voglio essere retorico: racconto storie quando le ho digerite e mi piace condividerle in modo personale. Non è importante la base della storia. La canzone significa ama la tua vita e ama gli altri e fai come ti senti di fare. Dedico il mio terzo posto al festival di Sanremo a mia madre, che mi ha insegnato a disobbedire".