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Festival di Sanremo 2017

Sanremo 2017, cosa ha detto Maurizio Crozza nella copertina del 7 febbraio

Maurizio Crozza arriva con la prima copertina di questo Festival di Sanremo e scherzando con Carlo Conti e Maria De Filippi, non risparmia Renzi, Salvini e Raggi.
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Maurizio Crozza sarà senza dubbio uno degli ospiti più attesi grazie alla sua copertina che abbiamo imparato a conoscere a partire da Ballarò. E come annunciato da Conti, Crozza arriva all'improvviso, dopo l'esibizione di Lodovica Comello, con l'ironia che lo contraddistingue: "Non sapete quanto sia sia felice di essere qui, a Milano, a 270 km da voi, perché non ci vengo lì, faccio come Bob Dylan, me la tiro". Scherza con sé, ma è solo l'inizio di un lungo monologo bipartisan, che scherza con Renzi, di cui fa la solita imitazione, ma non risparmiando la Raggi e Roma.

Carlo e Maria coppia leggendaria

Carlo, non personalizzare mai, non dire se va male il Festival ti ritiri a vita privata – scherza imitando l'ex Presidente del Consiglio -. In una settimana sono passato da Obama al Bauli, non personalizzare. Carlo, tu sei anche direttore artistico, fai attenzione che poi ti tocca rimanere lì e poi farlo condurre a Gentiloni, come Amadeus. Perché diciamolo Gentiloni è l'Amadeus della politica italiana" dice prima di tornare sui conduttori "uno accanto all'altro nella lotta, vista la scenografia direi più uniti nella latta, L'Ariston sembra enorme macchina per la risonanza magnetica. Carlo e Maria, Maria e Carlo, che coppia leggendaria, dopo Renzo e Lucia, Carlo e Maria, Manzoni direbbe i promessi sponsor: la raccolta pubblicitaria della Rai equivale a una manovra finanziaria, pare che Padoan stia pensando a un Sanremo al mese per risanare il bilancio.

Da Salvini alle polizze della Raggi

Dopo Renzi arriva Salvini: "Scusa Carlo ma non sei orgoglioso che prima polemica sia stata su di te? Salvini ha detto che è vergognoso e la Rai deve dare il tuo compenso ai terremotati. Ha ragione e io darei anche lo stipendio di Salvini. Ma poi, scusate, ma che lavoro fa Salvini? È pagato dall'Europa per dire che dobbiamo uscire dall'Europa, come se fossi pagato dalla Rai per dire che dovete guardare Sky (…). Maria invece non ha neanche voluto un voucher di Poletti. Io sono di Genova, col cazzo che lavoro gratis e tra l'altro vogliamo dire a chi fai beneficenza? Conti dà tutto a me. Vorrei ricordare che ci sono tanti modi di fare beneficenza, esiste l'Irpef, ad esempio, che molti italiani non conoscono, ma vi assicuro che se tutti dessimo quanto spetta ci penserebbe lui a far funzionare tutto. Italiani, vogliamo fare la vera beneficenza? Andiamo dal commercialista, dona anche tu il 430 per mille all'Irpef. Cavolo, ho appena ricordato di pagare le tasse – continua Crozza rivolto a Conti -, ti ho appena affossato gli ascolti, ma per farmi perdonare vi ho appena fatto polizza sulla vita. Dai, si fanno così a sua insaputa, molto usuale a Roma, si è cominciato con i rogiti e poi si è arrivati alle polizze".

"Roma come Alcatraz"

E la polizza è il gancio per tornare a bomba su Roma e la Raggi: "Non so cosa ne pensiate voi, ma a me la Raggi piace da morire, con quel suo sorriso ingenuo, smarrita, a tratti assente, con quel suo sguardo vacuo, che descritto così sembra scema, ma no, non è scema, è Sindaco, ché devi essere proprio sindaco per governare. E non è colpa dei 5 stelle, perché Roma è una capitale ingestibile, è come Gotham, con Joker che ha le municipalizzate e Batman in coda sul raccordo. Ma ho un'idea, riportiamo la capitale a Torino, tanto i 5 Stelle non perdono niente. Anzi, facciamo più capitali: Torino amministra, Milano legislativa e Roma giudiziaria, più detentiva, un'enorme Alcatraz. Carlo, Maria, ma prendetevela voi Roma, siete vincenti su tutto, siete anche poliedrici.

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