Sanremo 2011: Van De Sfroos viola il regolamento facendo pubblicità occulta?
Un caso che attualmente non ha molta validità, ma che potrebbe minare alla sua immagine, in ascesa per tutto lo stivale "italico" solo dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2011: Davide Van De Sfroos è stato ovviamente apprezzato maggiormente sotto il profilo puramente musicale che su quello del testo, vista l'incomprensibilità del dialetto laghée per la maggioranza del popolo italiano. Applicandosi sul testo della canzone, in realtà, si scopre che c'è qualcosa che avrebbe potuto compromettere la partecipazione di Davide Van De Sfroos al Festival di Sanremo.
Il testo del suo brano, Yanez, avrebbe infatti violato l'art.4 della kermesse sanremese, più precisamente, il seguente punto: «Tutte le canzoni non dovranno contenere elementi: (…) di pubblicità, sia essa diretta, indiretta e/o subliminale o in genere di natura promozionale o comunque a scopo commerciale.» All'interno del brano verrebbero infatti citate alcune celebri marche: la Red Bull, l'iPhone e la Suzuki.
Nell'incomprensibilità quasi totale del testo è difficile accorgersene, ma leggendo le liriche ecco che troviamo le marche incriminate. L'artista è stato accusato di tale "frode" solamente il giorno dopo la finale, quando nella trasmissione Domenica In il giornalista del Mattino, Federico Vacalebre, ha lanciato l'accusa nei confronti di Van De Sfroos.
L'artista comasco, d'altro canto, ha risposto al giornalista affermando che lui stesso aveva chiesto agli autori se bisognava cambiare qualcosa in visione di tali marche, ottenendo invece il lascia passare da parte loro. Davide Van De Sfroos, in concerto per tutta Italia nei prossimi mesi, esce pulito da questa storia… un po' meno i revisionisti dei testi delle canzoni.