Sanremo 2011. I big: Davide Van De Sfroos
“Cancellare i dialetti è come limare gli Appennini”. È questo il pensiero di Davide Van De Sfroos, il cantautore lombardo che le sue canzoni rende omaggio all’universo ricco e variegato del vernacolo. Ammesso tra i 14 big di Sanremo 2011, all’Ariston porterà in gara Yanez, un brano in dialetto laghée (o tremezzino).
Per la scrittura del pezzo, l’artista si è ispirato al corsaro portoghese Yanez de Gomera, personaggio del ciclo dei Pirati della Malesia e seguace di Sandokan. Il brano è anche un omaggio a suo padre, grande appassionato dei romanzi di Emilio Salgari.
Aspettando la sua performance al Festival di Sanremo, conosciamo meglio Davide Van De Sfroos
. Nato a Monza nel 1965, Davide, il cui vero cognome è Bernasconi, è anche scrittore – ha infatti pubblicato quattro libri, dal 1997 al 2005. Il nome d’arte “Van De Sfroos” significa letteralmente “vanno di contrabbando” (vanno di frodo, ovvero non pagano) in dialetto laghée, diffuso nella zona del Lago di Como, dove si trasferisce all’età di quattro anni.
Dopo le prime esperienze musicali nel gruppo punk dei Potage, all’inizio degli anni Novanta l’artista fonda una sua band, i De Sfroos, e con i colleghi compone pezzi in dialetto lombardo occidentale. Nel 1996 inizia la carriera solistica, pubblicando cinque album e due raccolte. L’ultimo disco di inediti, Pica!, arriva nel 2008 e riscuote un enorme successo di pubblico e di critica – nella settimana di uscita raggiunge il quarto posto della top ten dei dischi più venduti in Italia, restando poi in classifica per oltre due mesi.