Sanremo 2011: cancellate Bella Ciao e Giovinezza
Una scelta piuttosto azzardata, che ha fatto certamente discutere: la vicenda sulla riproposizione di Bella Ciao e Giovinezza a Sanremo 2011 s'è però dissolta come una bolla di sapone.
Il CDA (Consiglio Di Amministrazione) della Rai ha infatti deciso di cancellare, dalla kermesse canora, l'esecuzione dei due inni prevista in occasione della puntata celebrativa del 150° anniversario dell'unità d'Italia.
La scelta del direttore artistico del Festival, Gianmarco Mazzi, aveva creato un autentico vespaio di polemiche, provenienti soprattutto dalla classe politica, e quindi, per evitare ulteriori strascichi, il CDA ha interrotto il problema alla radice ed ha deciso di rimuovere i due inni dalla rassegna canora. Il problema non si è posto tanto per Bella Ciao, proposta da Gianni Morandi, ma per Giovinezza, trasformatosi nel corso dei primi anni del novecento da bonaria canzone popolare a vero e proprio inno fascista.
Ecco il comunicato ufficiale sulla sospensione: «Le dichiarazioni rilasciate sulle canzoni storiche, nel corso dell'incontro di ieri con la stampa per illustrare il progetto della prossima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo – spiega una nota la Rai – sono state stigmatizzate dal consiglio di amministrazione della Rai riunito questa mattina a viale Mazzini. In particolare, si è rilevato che sarebbe stato utile evitare di affrontare, in modo troppo superficiale, questioni così delicate che riguardano la storia del nostro Paese. La ricerca del clamore rischia di causare un danno complessivo all'immagine dell'azienda. Per questo il consiglio di amministrazione ha invitato il direttore generale ad intervenire con il direttore di Raiuno nell'ambito delle sue competenze affinchè nell'organizzazione della serata dedicata ai 150 anni dell'unità d'Italia si proceda in modo serio e responsabile e quindi con criteri diversi».
Le polemiche su Bella Ciao e Giovinezza erano partite soprattutto da Tranfaglia, che ha addirittura tuonato su un eventuale ritorno dell'ideologia fascista in Italia. Fortunatamente la querelle è stata sedata in meno di due giorni, grazie all'intervento della Rai.