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Sangiorgi rifiuta The Voice e rilancia: “Ecco un’occasione per band e cantautori”

Si chiamerà Cornetto Summer Of Music Tour, il progetto per cantautori e band che vogliono farsi conoscere nel mondo della musica. Il progetto capeggiato da Giuliano Sangiorgi con la collaborazione di Mtv, offrirà al vincitore l’occasione di esibirsi in due date con i Negramaro.
A cura di Laura Balbi
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giuliano sangiorgi the voice

Abbiamo visto i Negramaro partecipare al tributo a Lucio Dalla nella serata del 4 marzo a Bologna. La band salentina continua a progettare la propria carriera, non solo con iniziative che li riguardano direttamente, ma anche attraverso un concorso per aspiranti band emergenti. Sono passati per primi per la gavetta, e ripensando agli esordi Giuliano Sangiorgi ha dato vita al Cornetto Summer Of Music Tour, un progetto che suona come alternativa ai talent show. E' proprio sulla questione talenti musicali in tv che il salentino interviene, svelando il suo rifiuto nella squadra di The Voice Italia, in arrivo su Rai Due:

Mi avevano offerto The Voice,ma ho rifiutato, semplicemente perché non è quella la nostra strada. E' un libro diverso dal nostro. Però trovo che nei talent ci siano anche talenti assurdi, come Marco Mengoni, io non so cantare bene come fanno loro. Oggi c'è poco spazio per band e cantautori, mentre attraverso i talent ce n'è molto per gli interpreti. Noi speriamo di offrire una vera occasione.

Un'occasione alternativa che si propone di scovare talenti su e giù per l'Italia, in collaborazione con Mtv New Generation. Gli aspiranti musicisti potranno candidarsi entro il 21 aprile, e saranno selezionati per le tre tappe a Milano, Roma e Napoli, per un totale di 15 band o cantautori scelti. I due migliori in ogni tappa parteciperanno alla tappa di Lecce, ma solo tre selezionati si sottoporranno al giudizio del voto online, che decreterà il vincitore. Il fortunato suonerà sui palchi di Milano e Roma, durante i concerti dei Negramaro. Giuliano racconta la sua scelta, e ritornando indietro con la sua personale esperienza racconta:

Quando abbiamo deciso di tornare in concerto a San Siro e fare per la prima volta un concerto all'Olimpico, che per noi è un sogno, abbiamo voluto condividere tutto questo con una band emergente che come noi è nata nell'underground per cui oggi ci sono molti pochi spazi. Se ci avessero offerto 12 anni fa quando abbiamo iniziato la possibilità di aprire per Vasco o Ligabue in uno stadio ci saremmo mangiati 1.500 cornetti a testa pur di farlo.

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