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Rototom Sunsplash: archiviata l’evasione fiscale, ma resta una sconfitta italiana

Nei giorni scorsi è arrivata la notizia dell’archiviazione dell’accusa di evasione fiscale a carico di Filippo Giunta, organizzatore del Rototom Sunsplash, il più importante festival reggae europeo, che a causa di denunce e ostruzionismi fu costretto ad abbandonare l’Italia, lasciando un vuoto importante nella mappa dei festival estivi.
A cura di Francesco Raiola
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C'era una volta, in Italia, uno dei maggiori festival d'Europa. E oggi non c'è più. Potrebbe cominciare come una favola la storia del Rototom Sunspash, uno dei maggiori festival reggae europei, ma non sarebbe una storia adatta a chi ama i lieto fine, visto che la sua storia è molto travagliata, fatta di ostruzionismo, denunce, trasferimenti e assoluzioni. L'ultima è arrivata proprio oggi quando la Procura della Repubblica di Pordenone ha sentenziato che da parte del 54enne Filippo Giunta, organizzatore della manifestazione, non vi è stato alcun reato di evasione fiscale. L'ennesima soddisfazione da parte di Giunta che in passato, a causa di accuse (poi archiviate) di agevolazioni all’uso di sostanze stupefacenti all’interno del Parco del Rivellino di Osoppo, dove si teneva all'epoca dei fatti il Festival, fu costretto a trasferirlo in Spagna.

La  scelta di abbandonare l'Italia

Non passa anno senza che si faccia la conta, all'arrivo della stagione estiva, dei festival che sono rimasti e quelli che non ce l'hanno fatta e non passa anno senza che si formuli la classica domanda: perché l'Italia non può avere un festival dalle dimensioni e dalle aspirazioni europee? Bene, questo festival una volta c'era, appunto, e raccoglieva il meglio degli artisti reggae di tutto il mondo, ma a causa di tanto ostruzionismo, fu costretto a cambiare casa, trasferendosi a Benicassim (nella Comunidad Valenciana), e oggi è considerato il principale festival reggae d'Europa, meta obbligatoria per tutti gli amanti del genere. Sul proprio sito gli organizzatori spiegano così la scelta di trasferirsi:

Il carattere alternativo del festival e soprattutto l’introduzione della legge Fini-Giovanardi sulle droghe sono alla base di una stretta repressiva sul festival che costringe gli organizzatori a decidere di lasciare l’Italia, come lo stesso Filippo Giunta racconta drammaticamente dal palco alla fine dell’edizione 2009.

Una crescita che ha portato il riconoscimento UNESCO

Nel frattempo, però, il Festival è cresciuto ancora, negli artisti, nel pubblico e nell'impegno sociale, tanto da ricevere il riconoscimento, da parte dell'UNESCO, di Evento Esemplare per il Decennio Interazionale 2001-2010 con il nostro impegno nella promozione della Cultura della Pace e della Non Violenza.

La chiusura delle indagini per evasione

Come riassume il Messaggero Veneto, che dà anche la notizia della chiusura delle indagini:

Il caso era scoppiato nel 2013, quando la Guardia di Finanza di Tolmezzo e quella di Udine, su delega della Procura della Destra Tagliamento, avevano perquisito sia l’abitazione di Gorizia nella quale Giunta, pur vivendo ormai da alcuni anni in Spagna, ha mantenuto la residenza, sia l’ufficio del commercialista (mai finito iscritto sul registro degli indagati) dell’Associazione culturale Rototom. Al centro delle indagini, coordinate dal pm Federico Facchin, l’ipotesi che il sodalizio, di cui Giunta era ed è il presidente, non fosse un’associazione culturale senza scopo di lucro, bensì una società di fatto che organizza eventi e concerti, incassando centinaia di migliaia di euro, senza poi versare le relative tasse.

Teardo: "Spero ricevano le scuse che meritano"

Per Giunta, oggi, resta la soddisfazione di aver agito – come sapeva – nei limiti della legge, per l'Italia, invece, resta l'amaro in bocca per aver sprecato un'occasione importante di contare qualcosa in più nella mappa dei grandi eventi europei, come sottolinea anche Teho Teardo, musicista tra i più innovativi del panorama italiano e non solo e autore di numerose colonne sonore tra cui alcune al fianco di Paolo Sorrentino, Guido Chiesa, Gabriele Salvatores, Stefano Incerti e Daniele Vicari:

L'accanimento nei confronti del buon Filippo Giunta è stata solo una gigantesca perdita di tempo e risorse. Ha solo causato la perdita per il Friuli di uno dei festival più importanti d'Europa, sia per valenza culturale che economica. Sono felice che anche questa accusa infame sia caduta e mi auguro che Filippo riceva le scuse che merita. Per me lui appartiene alla categoria di persone che lavora per cambiare lo stato delle cose, per migliorare il mondo (…). Adesso il Sunsplash è in Spagna, ha un indotto di una quarantina di milioni di euro e parla tutte le lingue del mondo.

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