Ron: “È Mahmood l’erede di Lucio Dalla, è strano, interessante e fascinoso”

Potrebbe veramente essere Mahmood l'erede artistico di Lucio Dalla? Mancano pochi giorni all'esibizione di Mahmood all'Eurovision Song Contest, la rassegna internazionale in cui artisti di tutta Europa e non solo si sfidano per portare a casa la competizione che quest'anno si terrà in Israele, a Tel Aviv, dal 14 al 18 maggio. All'Italia manca la vittoria dal 1990 quando fu Toto Cutugno ad aggiudicarsela, ma negli anni scorsi ci è andata vicino, soprattutto con Il Volo: Mahmood è nel pugno di favoriti di questa edizione, con "Soldi", canzone che gli ha permesso di vincere il Festival di Sanremo e che pochi giorni fa ha conquistato il terzo disco di platino (150 mila copie tra vendita e streaming) e continua a sfruttare il successo del singolo – incluso, poi, nell'album "Gioventù bruciata" – che durante i live Mahmood canta due volte, una delle quali nel bis.
Il successo di Mahmood
Nelle scorse settimane sono stati tanti gli attestati di stima che sono arrivati al cantante, prima noto soprattutto tra gli addetti ai lavori per il suo lavoro di autore – ha scritto "Hola (I Say)" di Marco Mengoni, tra le altre – e che dopo Sanremo è diventato un fenomeno musicale popolare, cosa che gli ha portato allori e non pochi problemi e critiche. Oggi, però, arriva un attestato importante, da parte di Ron, che ha segnato con le sue canzoni la storia della musica italiana e che come autore ha lavorato tra gli altri con Lucio Dalla.
Perché Mahmood erede di Lucio Dalla
Proprio a Lucio Dalla è dedicato il suo ultimo album e proprio al cantante bolognese, Ron ha paragonato il milanese, così alla domanda di Leggo sul chi potesse, oggi, raccogliere l'eredità di Dalla ha risposto: "Non perché ha vinto Sanremo, ma direi Mahmood. È un personaggio strano, una persona interessante, fascinosa, quello che ha cantato è scritto bene. Mahmood potrebbe essere simile a un personaggio come Lucio, mi piace molto. Appena l’ho visto uscire sul palco mi ha colpito subito, ho capito che non era tutto italiano e questo mi ha fatto ancora più simpatia. E poi mi piace il suo modo di essere, credo sia una persona molto intelligente".