Robin Thicke fa hip hop sessista, scrivono a Michelle Obama: “Fai qualcosa”
Non solo Italia, non solo Fabri Fibra. Le accuse di sessismo ai danni dell'hip hop adesso arrivano proprio dalla patria del genere più cool del momento, con l'ultima provocazione "Blurred Lines", brano di Robin Thicke feat. Pharrell Williams, un testo che parla delle solite vampate di calore dell'uomo "maschio e superiore per diritto divino" che parla di donne buone solo ad essere "la puttana più hot di questo posto" (citazione da testo). Il video del brano, che Youtube ha deciso temporaneamente di bloccare, vede gli uomini ben vestiti e le donne tutte in topless, ed il dibattito si infervora di nuovo cone le associazioni pronte a rivendicare il diritto di parità sessuale, fino ad arrivare a chiederlo proprio a Michelle Obama.
La first lady è il simbolo dei "black", per questo non è la prima volta che viene chiamata in causa in questioni del genere. Già lo scorso aprile, suscitò molte polemiche un brano di Rick Ross, il rapper colpito lo scorso gennaio in un agguato, che parlava di quanto fosse bello per un maschio virile, stuprare ripetutamente una donna, grazie all'ausilio di droghe paralizzanti. Sull'ultimo pezzo di Robin Thicke, le associazioni scrivono ai giornali, indirizzano tutto alla first lady: "Potrebbe dire loro che stanno mancando di rispetto alle loro sorelle e figlie? Riuscirebbe a metterli in imbarazzo". Ma niente. Per adesso Michelle Obama tace, preferisce piuttosto virare su ben altri temi, come la lotta all'obesità. Per adesso niente crociate contro l'hip hop e il rap. Gli interessi in gioco sono forse troppo alti?