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Roberto Angelini: dal ‘Gattomatto’ all’indie, passando per Emma e Gazebo

È stato il ‘Gattomatto’ a dargli una enorme popolarità, ma Roberto Angelini è ormai lontano da quella canzone e nel tempo è diventato uno dei musicisti (e produttori) più apprezzati e versatili del Paese, alternando carriera solista a collaborazioni con Fabi, Emma e Gazebo.
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Pensare che Roberto Angelini sia solo il ‘Gattomatto' vuol dire essersi persi un bel pezzo di musica (e tv) di questi ultimi 10 anni. Eppure, come spesso capita a chi azzecca una canzone che diventa tormentone, spesso il suo nome viene associato solo a quella, nonostante l'enorme lavoro che si è fatto nel frattempo. E Roberto Angelini, romano, quarantenne. è la steel guitar più ricercata d'Italia, ma anche questa sarebbe una riduzione per un artista che scrive, produce, fa tv e gestisce sushi bar, diversificando – ma non disperdendo – il talento che da 15 anni lo accompagna anche sotto i riflettori.

Gli inizi tra Sanremo e Gattomatto

Era il 2001, infatti, quando con ‘Sig. Domani', questo giovane musicista romano, già noto nell'ambiente, si presenta sul palco del Festival di Sanremo con in tasca ‘Il Sig. Domani', ovvero un brano incliuso in quello che sarebbe stato il suo primo, omonimo, album, prodotto da un altro artista che di successi ne sa qualcosa: Riccardo Sinigallia, che l'anno prima aveva messo mano a ‘La descrizione di un attimo', uno degli album italiani più importanti degli ultimi anni. Con quella canzone Angelini comincia a farsi notare, vincendo il ‘Premio della Critica Mia Martini', in un'edizione che vide trionfare Elisa. Eppure in primi semi erano stati messi e poco dopo il cantautore romano avrebbe raccolto i frutti col ‘Gattonero', appunto, che nel 2003 farà parte di ‘Angelini' dando il la a un fraintendimento. La canzone fu un successo commerciale enorme, anche grazie a un video in cui il cantante, completamente rasato – a differenza della sua immagine odierna – balla assieme a una serie di belle ragazze che ballano in maniera provocante.

Bisogna sapere accettare di aver sbagliato strada – ha dichiarato in un'intervista a Il Fatto Quotidiano -. Io mi sono anche divertito all’epoca, ma quell’immagine non assomigliava a niente delle cose che avevo sempre desiderato. Non era il mio sogno, ma quello di qualcun altro. Andava solo trovata la strada giusta: un lavoro duro. Ora però, tutto quello che faccio mi assomiglia sempre. Do alla musica un valore assoluto.

La svolta musicale

Quella scelta, a prima vista vincente, quindi, porta Angelini a capire che non è quella l'immagine di sé che vuole dare la mondo e per questo motivo nasce ‘PongMoon sognando Nick Drake – Storie di note' col violinista Rodrigo D'Erasmo (Afterhours) e guidato ovviamente al cantautore di ‘Pink Moon'. Una svolta importante, non solo per la scelta di utilizzare solo l'inglese, ma anche per le sonorità che lo allontanano completamente da quelle caciarone del singolo precedente. Sonorità che il cantante non perderà neanche quando dà alle stampe ‘La vista concessa' per Carosello Music, che continua su quella scia.

Dalla Fiori Rari a Emma

Intanto, però, Angelini è diventato uno dei turnisti più apprezzati dell'ambiente e sono tante le sue collaborazioni, da Pino Marino a Niccolò Fabi a cui ancora oggi è legato da un astretta amicizia. Nel 2008, poi, fonda la Fiori Rari, etichetta che nel tempo produrrà artisti come Margherita Vicario, Andrea Rivera, Luca Carocci e il progetto Discoverland, assieme a Pier Cortese. Angelini a quel punto naviga tra il mondo indipendente e quello più mainstream, anticipando i tempi che oggi vedono tantissimi cantautori indie trasformarsi in autori per le hit radiofoniche. Dopo la collaborazione con Fabi per ‘Solo un uomo' e la prima esibizione sul palco del Primo Maggio, infatti, il musicista scrive ‘Calore', pezzo con cui Emma si aggiudicherà ‘Amici' e collaborando nel tempo con la cantante pugliese, scrivendole ‘Colori', inserito nell'album ‘A me piace così' e suonando la chitarra in ‘E sia tu', brano incluso nell'ultimo album ‘Adesso'.

Il nuovo album e il sushi

Il progetto con Pier Cortese Discoverland intervalla un periodo in cui lavora al suo album successivo ‘Phineas Gage' in cui l'elettronica prende sempre più mano e contiene gioielli come ‘Cenere'. Oggi il volto di Angelini lo trovate – forse non riconoscendolo, se non ne avete seguito l'evoluzione – a Gazebo, il programma condotto da Diego Bianchi in arte “Zoro”, in cui è al comando della resident band che ogni settimana ospita un artista nazionale e internazionale, oppure lo avrete visto suonare sempre la steel guitar durante l'ultimo tour del trio Fabi-Silvestri-Gazzè. In attesa di quello che sarà il suo ultimo album che dobvrebbe essere scritto a tre mani, con la collaborazione dei Planet Funk, però, si gode il ristorante di sushi di cui è socio

Questo signore, che si chiama Kiko, è stato partecipe, negli anni, di molti momenti cruciali della mia vita. L’incontro con Sinigallia prima della firma con Virgin, la nascita del mio primo amore, la proposta per la Gazebo Band. Quando mi ha detto che cercava un socio, gli ho detto “beh, mi sembra anche di averlo scritto in una canzone che avrei aperto un giapponese…” (‘Benicio del Toro’, ndr). Ho prodotto degli artisti, ora produco un cuoco.

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