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Ritrovata la salma di Antonio Piccininno, patriarca della musica popolare del Gargano

Ritrovata dopo due mesi la bara di Antonio Piccininno, uno dei massimi rappresentanti della musica popolare del Gargano, trafugata il 19 dicembre scorso. Sconosciuti i motivi del gesto.
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Antonio Piccininno
Antonio Piccininno

È stata ritrovata quasi intatta la tomba di Antonio Piccininno, patriarca della musica popolare del Gargano, morto a 100 anni il 9 dicembre scorso, di cui era stata trafugata la salma qualche giorno dopo. Qualcuno era entrato nel cimitero di Carpino, città natale di Zì ‘Nton', altro soprannome con cui era conosciuto questo musicista che era un vero e proprio pilastro della tradizione del Gargano (assieme ad Andrea Sacco ed Antonio Maccarone) e dei "Cantori di Carpino".

Il Sindaco del Paese Rocco Manzo, infatti, ha confermato che la bara che era stata rubata lo scorso 19 dicembre – dieci giorni dopo la morte, quindi – è stata ritrovato in buone condizioni. Stando alle prime notizie la bara è stata trovata abbandonata nei pressi di Vieste (Foggia), ad una cinquantina di chilometri da Carpino, dal cui cimitero era stata rubata: "Durante la notte, persone non ancora identificate hanno scardinato la porta d’ingresso della tomba di famiglia dei Piccininno, divelto la lapide e portato via il sarcofago dell’artista (…). Il camposanto è distante dal paese e il silenzio ha favorito il loro agire" era stato comunicato il giorno dopo che era stato scoperto il fatto.

La conferma che il feretro fosse quello giusto è arrivato direttamente dai Carabinieri, che hanno fatto trasportare il feretro al cimitero di Vieste dove la Scientifica ha riconosciuto il corpo di Piccininno. "È una bella notizia per il paese – ha commentato il sindaco – ormai non si sperava più di ritrovare il feretro". Non ci sono notizie sull'identità dei possibili ladri, né tantomeno i motivi che avrebbero portato a un gesto del genere.

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