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Richard Benson va da Barbara D’Urso: “Sto male e ho bisogno di soldi”

La tragi-commedia di Richard Benson va in scena anche da Barbara D’Urso negli studi di “Pomeriggio Cinque”, una location insolita per uno come lui. Racconta la sua storia, i suoi problemi e poi lancia un urlo dei suoi, che lascia i presenti senza parole.
A cura di G.D.
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Prosegue la parabola discendente di Richard Benson, il tragicomico metallaro romano che dopo l'appello video a Repubblica.it, si ritrova ospite del carrozzone umano per eccellenza, il programma contenitore di Barbara D'Urso, "Pomeriggio Cinque". È la prima volta che un personaggio del genere arriva in un canale destinato al pubblico generalista, quindi appare subito ben chiaro il ruolo destinato a Richard Benson, quello della stranezza del giorno.

Richard Benson racconta dei suoi problemi economici e si presenta al pubblico:

Io sono un chitarrista e canto anche, in carriera ho fatto più di cinquemila concerti. Ho fatto da spalla ai Kiss, ai Camaleonti, a Le orme. I miei denti? Sono rotti perché mi lanciarono una bottiglia di coca cola sui denti. A fine concerto mi lanciano le cose per farmi i complimenti. Finito il concerto tutti mi buttano robe addosso e faccio sempre i pienoni, da tremila a cinquemila persone. È un'abitudine tutta romana, mi lanciano farina, yogurt, anche il pollo. Certo che mi pagano per questi concerti.

Richard Benson è con la moglie Ester, che canta con lei ai concerti. Sua moglie è una disabile psichica:

La nostra situazione economica è disastrosa, ma non vogliamo elemosina. Vogliamo fare ancora concerti. Sono invalida da 30 anni e percepisco solo 290 euro al mese. Io sono una invalida psichica. Le case? Ne avevamo quattro e le abbiamo vendute, è stato il più grande sbaglio della nostra vita. Tra due anni ci scade l'affitto e non sappiamo cosa fare. Se c'è qualcuno di facoltoso che ci voglia donare una piccola casa oppure chiediamo a chi abbia locali per concerti di chiamarci, così torniamo a lavorare.

Richard Benson poi lancia il suo lunghissimo urlo, completamente fuori luogo per il contesto. Tutto, ribadiamo, assume dei contorni tragicomici, assurdi, difficili da trascrivere. Ma si sa, è Richard Benson: prendere o lasciare.

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