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Renato Zero: ultima tappa dello Zeronovetour

Ieri al Palalottomatica di Roma si è tenuto l’ultimo dei sei concerti romani di RENATO ZERO che chiude lo “Zeronovetour”, partito da Acireale il 16 ottobre.
A cura di Paola
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Renato

Lo Zeronovetour, che ha registrato il sold out in prevendita in tutte le date, segue il successo dell'album di Renato Zero "Presente" (triplo disco di platino con oltre 300.000 copie vendute).

 Lo ZeroNoveTour ha toccato i palasport di molte città dello stivale. Ulteriore segno dell’anticonformismo di Renato Zero, la scelta di partire (una volta tanto!) dal sud della penisola per poi risalire fino a Milano. Prima tappa ad Acireale, il 16 ottobre.

Un tour in cui il vate dell’Urbe ha presentato il suo disco “Presente”, a tre anni di distanca dal suo ultimo album Il dono. Questo album è stato interamente prodotto, promosso e distribuito dall’entourage del cantautore, slegato dalla mediazione di una qualsiasi major, come sintetizzato al meglio dallo stesso Renato: “direttamente dal produttore al consumatore”.

Presente, oltre ad essere interamente autoprodotto dalla casa di produzione Tattica fondata dallo stesso Zero, è un cd non nuovo nei contenuti ma carico della vitalità dei suoi trenta e più anni di carriera. Ricco, ricchissimo, con 17 brani inediti.

L’album, richiestissimo tanto da avere già esaurito, perché prenotate, ben centosettantamila copie, oltre alle partecipazioni dei vip della tv (nei videoclip) e del cinema conta anche sull’aiuto di Mario Biondi che duetta con Renato nel brano Non smetterei più e di Mariella Nava, che Zero, in una recente intervista, ha definito una donna con cervello, e, per questo, scomoda in questo mondo maschilista.

Nel cd, anche uno sguardo verso i nuovi giovani. Professore, la canzone a loro dedicata, impone una riflessione sul modo in cui le nuove generazioni crescono, e si moltiplicano in un universo mediatico effimero. E sui talent show Zero afferma: "Le intenzioni sono buone e la musica non può che uscire rinvigorita dal confronto con la tv. Ma sbattere un ragazzino 24 ore al giorno davanti a una telecamera puo’ essere deleterio"

Paola Dello Iacono

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