Quando il sax di James Senese incontra l’elettronica di Joseph Capriati il risultato è sorprendente
La voce e il sassofono di James Senese si fondono con l'elettronica di Joseph Capriati che, per l'occasione, vira un po' dai lidi più noti per accompagnare l'estro e il sax del fondatore dei Napoli Centrale. Senese e Capriati sono, ognuno nel proprio genere, dei protagonisti assoluti con il sassofonista napoletano che ha segnato un pezzo fondamentale della Storia musicale del Paese. Questa volta Capriati si mette, da producer, a sua piena disposizione e lo fa fondendo due mondi, e costruendogli addosso un completo molto internazionale, che porta lo strumento di Senese verso lidi ancora più lontani, fuori dalla una confort zone che di per sé è sempre stata dai confini molto ampi.
New Horizons, un ponte tra l'elettronica e il jazz
Si chiama New Horizons il brano che vede la prima collaborazione tra il dj/producer Joseph Capriati e il sassofonista James Senese e che da oggi è disponibile su tutte le piattaforme digitali. Il brano è il primo singolo del nuovo progetto discografico di Capriati, "Metamorfosi", che uscirà il prossimo 4 settembre. Il dj napoletano, insomma, abbandona, come sottolinea anche la nota stampa, la cassa in quattro quarti e i territori techno e abbraccia un sound più raffinato che, chissà, quale posto assumerà nell'album. I fan di uno dei producer più noti del genere, in Campania e non solo, resteranno spiazzati, ma Capriati sceglie bene il compagno di viaggio, uno che non regala feat molto facilmente.
Il contributo di James Senese
Senese, lo sappiamo, è uno dei musicisti che maggiormente ha segnato la musica italiana unendo la tradizione napoletana (con la sua voce roca e inconfondibile) a un groove black o portando un nuovo R'n'B con gli Showman, senza contare i suoi album da solista. Il funk, il jazz, il rock, James Senese è riuscito a portare questo mix a livelli enormi, e anche questa volta riesce con la sua voce, più in secondo piano, ad accompagnare il tappeto sonoro costruito da Capriati per un pezzo che, appunto, abbatte i confini.