Quando Carlo Conti era Konty: il passato sconosciuto del presentatore di Sanremo
È stato Maurizio Crozza, en passant, durante la prima copertina del Festival di Sanremo a ricordare il passato da cantante di Carlo Conti. Un passato molto meno conosciuto di quello da disk jokey, che ogni tanto riemerge nel web ricordandoci di quel momento in cui il presentatore di Sanremo tentò la carta disco, con un pezzo chiamato "Through the Night" e soprattutto con un soprannome, quello di Konty "perché la sua famiglia gli ha detto fai quello che vuoi, ma prendendone le distanze" come ha scherzato Crozza.
Conti puntò su uno dei generi di cui l'Italia era capostipite nel mondo, ovvero l'italo-disco, che comunque nelle sue diverse salse è tornata in voga anche negli anni successivi. Il pezzo, come ricorda Rockit era "edito dalla Discomagic, scritto da Danilo Ciarchi e arrangiato da Fabrizio Federighi, che aveva già collaborato con Ilona Staller" e aveva una cover che si basava su forme geometriche e un trinagolo in cui era inserita l'immagine di un Carlo Conti giovanissimo e con una selva di capelli ricci e lunghi.
Il pezzo parte strumentale, sembra veramente di essere catapultati in una festa delle medie degli anni '80, finché parte la voce di Conti, in inglese, e non si capisce – l'audio su Youtube è pessimo – se soggetta a qualche effetto, però il risultato è da pelle d'oca, con un significato dell'espressione che lasciamo a chi la ascolta.
È "Orrore a 35 giri", poi, ha darci qualche informazione in più sulla ripubblicazione di qualche anno fa con tanto di errore in copertina, che dà quel tocco surreale al tutto:
Nel 2010 la ZYX ha ripubblicato i due brani in digitale, fissando nella sempiterna memoria dell’internet una piccola ma trascurabile perla. Piccola nota di colore: impossibile determinare il vero titolo del disco, la copertina riporta “Through The Night” ma la targa sul vinile mostra un genialissimo e incredibile persino da pronunciare “Introught The Night”. La ZYX ha poi optato per un’altrettanto comica via di mezzo, battezzandolo “Intrough The Night”.