Prince: oppiacei in casa e addosso al momento della morte
Una fonte interna alle Forze dell'Ordine ha detto alla CNN che Prince aveva con sé e nella casa dove è stato trovato senza vita delle prescrizioni di medicinali oppiacei, mentre lo Star Tribune, giornale con sede a Minneapolis parla di ritrovamenti, almeno, all'interno della casa e non addosso al cantante, citando sempre fonti della Polizia. Questo tipo di medicinali sono usati solitamente per curare stati d'ansia e gli investigatori pensano che la reazione all'assunzione di questi farmaci sia stato anche il motivo del ricovero d'urgenza di qualche settimana fa che provocò l'atterraggio d'emergenza a causa di una persona – che si sarebbe scoperto successivamente essere il cantante – svenuta e in ospedale fu curato per un'overdose da medicinali contro il panico. Il cantante rassicurò i fan e spiegò che il mancamento era dovuto a una forte influenza che lo avrebbe costretto, poi, a cancellare alcuni concerti.
Il ruolo degli oppiacei nella morte di Prince
Prince, come noto, è stato trovato morto, all'età di 57 anni, nell'ascensore della sua casa studio di Paisley Park venerdì scorso e nonostante l'autopsia sia stata fatta – i risultati potrebbero arrivare tra qualche giorno -, non sono ancora noti i motivi del decesso, anche se le autorità escludono il suicidio e si cerca di capire il ruolo che questi medicinali abbiano potuto avere nella morte del cantante. Per questo motivo pare che sia stata coinvolta anche la Drug Enforcement Administration, agenzia federale antidroga.
Prince torna a dominare le classifiche
E mentre si discute molto dell'eredità di Prince, che non avrebbe fatto testamento – l'eredità, quindi sarebbe divisa tra i fratelli ancora in vita -, la sua musica torna a dominare le classifiche. L'artista, infatti, torna in vetta ai dati di vendita e in cima alla Classifica degli artisti di Billboard: questa classifica generale monitora i movimenti di un artista all'interno di singole chart che includono le vendite degli album e dei singoli.