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Prince non è più schiavo: torna con la Warner per i 30 di Purple Rain

Prince fa retromarcia e forma di nuovo con la Warner, a vent’anni di distanza dalla fine del loro rapporto, quando il cantante girava con scritto “Schiavo” sul viso per denunciare il suo trattamento con l’etichetta. Previsti un nuovo album e la ristampa di “Purple Rain” a 30 anni dall’uscita.
A cura di Francesco Raiola
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Prince
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Prince firma nuovamente con la Warner Bros e la notizia lascia di stucco gli addetti al settore. L'immagine del cantante che girava sui palchi con la scritta "Schiavo" in fronte è ancora ben chiara nella mente dei fan che avevano vissuto le sue vicissitudini con la Warner, ovvero l'etichetta con cui firmò nel lontanissimo 1977 e con cui ruppe una quindicina d'anni dopo al punto da mettere in scena quella singolare protesta: "La gente pensa che sia pazzo a scrivere ‘schiavo' sul mio viso – disse durante un'intervista a Rolling Stones – ma se non posso fare ciò che voglio, cosa sono? Quando impedisci a un uomo di sognare, questi diventa uno schiavo. È ciò che ero. Non possedevo la musica di Prince. Se non possiedi i tuoi master, i tuoi master possiederanno te". Prince arrivò addirittura a cancellare il proprio nome preferendo un simbolo, al punto che i giornali furono costretti a chiamarlo "L'artista precedentemente noto come Prince"

Il rapporto tra la casa discografica e il musicista fu molto fruttuoso e tra gli anni '70 e i '90 uscirono alcuni dei suoi capolavori da "Purple Rain" a "Parade", poi "Sign O' The Times" e "Lovesexy", ma col tempo vari attriti con l'etichetta portarono Prince a tirar fuori dal cassetto cose meno buone, giusto per assolvere il contratto che lo legava, pubblicando album che di cui oggi non si sentirebbe molto la mancanza. Ma quello che interessava al cantante era liberarsi da quelle catene, soprattutto dopo che gli fu rifiutata un'uscita più frequente e soprattutto il possesso dei master originali dei suoi album. Un punto molto importante per il cantante, come si può leggere anche nell'intervista e non è un caso che nel comunicato stampa che sigla l'accordo tra le parti si possa leggere che questo dà "all'artista la proprietà dei master dei suoi classici e delle hit mondiali".

"È in cantiere un nuovo album in studio – ha scritto Prince in un comunicato ufficiale – e sia la Warner Bros che io ("Eye", nel comunicato) siamo contenti del risultato della negoziazione e confidiamo in una fruttuosa collaborazione di lavoro". Parole dello stesso tenore, ovviamente, arrivano anche dalla label che dice: "Tutti alla Warner sono contentissimi di lavorare ancora una volta con Prince; è una delle maggiori star al mondo e un vero unico talento" come ha detto il CEO Cameron Strang. Tutti felici, insomma, ma in molti si chiedono a cosa sia dovuta questa retromarcia. Difficile pensare sia solo una questione di soldi, come specifica anche Flavorwire in un pezzo dedicato alla questione. Si deve riflettere, piuttosto, sul fatto che i master torneranno tutti nelle mani dell'artista, che l'etichetta è in possesso di un bel po' di materiale inedito di Prince, che quest'anno ricorrono i 30 anni da "Purple Rain" di cui è stata annunciata un'edizione rinnovata e probabilmente si lavorerà a edizioni nuove anche degli altri lavori del cantante.

L'ultimo, intanto, è stato "PlectrumElectrum", registrato con la band tutta al femminile 3rdEyeGirl, mentre i suoi ultimi lavori a nome proprio sono stati pubblicati dalla NPG.

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