Premio Amnesty Italia: una canzone per i diritti umani
La musica è un linguaggio universale che può anche servire a trasmettere messaggi importanti. Con questa convinzione nasce, nel 2003, il Premio Amnesty Italia, organizzato da Amnesty International Sezione Italiana e da Voci per la Libertà
, associazione formatasi nello stesso anno allo scopo di promuovere i diritti umani mediante la cultura musicale.
Da sette anni il concorso premia le canzoni italiane che hanno trattato, in maniera più forte ed incisiva, il tema della violazione dei diritti dell’uomo e i principi che costituiscono la Dichiarazione Universale. Da qualche giorni Voci per la Libertà ha reso noti i nomi dei dieci artisti che concorrono all’edizione 2010 del Premio, con brani pubblicati lo scorso anno. I testi saranno valutati da una giuria composta da giornalisti e critici musicali, che nei primi giorni di aprile sceglieranno la canzone vincitrice.
Amnesty Italia dedica un concorso anche agli artisti emergenti, premiati in base allo stesso principio che anima la gara tra gli quelli noti. Le iscrizioni sono aperte fino al 15 aprile e il bando è disponibile all’indirizzo internet http://www.vociperlaliberta.it/web_concorso.php?ID=9. Nel corso della cerimonia finale, che avrà luogo dal 22 al 25 luglio a Villadose (Rovigo), sarà premiato anche il vincitore del Premio dedicato ai “big”.
Ed ecco le dieci canzoni in gara per il Premio Amnesty Italia:
Sergio Cammariere, Carovane
Carmen Consoli, Mio Zio
Grazia di Michele, Anja del settimo cielo
Dolcenera, Date a Cesare
Niccolò Fabi, Parole che fanno bene
Il teatro degli orrori, A sangue freddo
Piotta, Scappa
Radiodervish, Tancredi e Clorinda
Eros Ramazzotti, Non possiamo chiudere gli occhi
Marina Rei, Donna che parla in fretta
Paola Ciaramella