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Povia in ospedale per un’operazione: “Ho paura ma sono in buone mani”

Povia è in ospedale in attesa di un’operazione per qualcosa che, ha spiegato, si è aggravata col tempo. Il cantante, famoso per canzoni come “I bambini fanno ooohh”, “Luca era gay” e “Vorrei avere il becco”, ha postato sui social una foto che lo vede steso in un letto di una camera d’ospedale per operarsi a qualcosa che si è aggravato col tempo.
A cura di Redazione Music
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Povia è in ospedale in attesa di un'operazione per qualcosa che, ha spiegato, si è aggravata col tempo. Il cantante, famoso per canzoni come "I bambini fanno ooohh", "Luca era gay" e "Vorrei avere il becco", ha postato sui social una foto che lo vede steso in un letto di una camera d'ospedale. A corredo dell'immagine, in cui con le dita fa il segno della vittoria, ha scritto: "Sono in ospedale.. pronto per essere operato domattina, per una cosa che nel tempo si è aggravata. Ho paura ma sono in buone mani, qui c’è un team fantastico".

Arriveranno buone notizie

Il cantante ha promesso ai suoi fan che al risveglio avrebbe risposto a tutti e ha anche voluto condividere quella che reputa essere la sua canzone più bella, ovvero "Voglio respirare" contenuta nel suo album del 2016 "Nuovo Contrordine Mondiale": "Al risveglio vi leggero’. Mi hanno sempre chiesto qual è la mia canzone più bella, ora lo posso dire.. è questa. Ascoltatela vi emozionerà. Mettete commenti belli eh!! Tornerò quando starò meglio e spero col cuore che arriveranno buone notizie. #sognounfuturomagico (vi voglio bene eterni bambini)".

"Voglio respirare", la canzone preferita di Povia

La canzone è il racconto nostalgico di quello che è stato, della sua infanzia e adolescenza: "Voglio respirare ancora il treno che mi portava a Piombino e poi all'Isola d'Elba a maggio (…) Voglio respirare quel mio mondo,voglio ancora quel messaggio, quel quadro, quello sfondo, voglio respirare ancora e non morire mai, voglio respirare l'odore dell'aria quando da bambino giocavo a pallone, voglio respirare mia madre e mio padre quando mi dissero andrà tutto bene (…)".

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