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Più che sul volto di Myss Keta, concentratevi sulle sue canzoni

Nel mare magnum delle uscite della settimana ce n’è qualcuna che vale la pena recuperare, per esempio il ritorno di Myss Keta. La cantante, infatti, ha pubblicato “Il cielo non è un limite – Il lato B”, un dittico che chiude il cerchio dell’ultimo album della cantante e contiene “Miriam” e “Freestyle L02E”.
A cura di Redazione Music
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Nel mare magnum delle uscite della settimana ce n'è qualcuna che vale la pena recuperare, come il ritorno di Myss Keta. Nei giorni scorsi della cantante si è parlato per una foto che ne mostrerebbe il volto scoperto, cosa che a chi scrive interessa molto poco. Se si decide di nascondere il volto un motivo c'è, e per noi va bene così. Ma Myss Keta ha pubblicato due canzoni nuove, una delle quali è in collaborazione con alcuni dei migliori nomi della musica italiana contemporanea. Si chiama "Miriam" uno dei due inediti contenuti ne "Il cielo non è un limite – Il lato B", un dittico che chiude il cerchio del suo ultimo album.

Il significato di "Miriam"

Un brano che, come descrive la nota stampa, gira attorno a sonorità darkwave, gettando l'ascoltatore in un mondo anni '80 ma con il gusto di una neo band attualissima. La MYSS infatti è accompagnata dalle DPCM, formata da L I M al basso, Giungla alla chitarra e Danila Guglielmi alla batteria elettronica, con le prime due che sono nomi già noti al panorama indipendente italiano. Il brano è un requiem per Miriam, che si connota per una scelta lessicale precisa, che gioca molto con onomatopee e immagini raccontate come una sorta di cut up tipo: "Voglio blood goth rock, Gibson nella mia benz, Chica chica boom. Lame dentro sta flash, chiudo questo affair, la mia lingua dov'è?" che danno anche nel testo una dimensione onirica del tutto.

Il lato B è "Freestyle L02E"

Insomma, visto che si è molto parlato di rock – e musica suonata – in queste ultime settimane, possiamo dire che qui si gioca anche quel campionato. Il lato B di "Miriam" è "Freestyle L02E" che continua con l'atmosfera dark del primo pezzo, ma è più sperimentale nel suono, una sperimentazione ulteriore che continua a reggersi su una vocalità particolare, una sorta di recita acida che usa una sorta di cut up con un uso di termini che sembrano scelti anche per l'effetti sonoro che danno all'ascoltatore: "La mia busta non è di Hermés, must have executive class, cyber sex it's a match, vieni qui, popper nella mia guepière". Insomma, la Myss continua il suo percorso di sperimentazione e seguirla vale sempre la pena.

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