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Piotta sui “nemici” della tv: “Il mio consiglio ai talenti? Non partecipate mai ai talent”

È uscito da poco “Nemici”, l’ottavo album di Tommaso Zanello, in arte Piotta. Un lavoro che nasce dalle avventure del cantante con i talent e i reality. Ne abbiamo parlato a Villa Ada, dove Piotta ci ha anche raccontato del suo rapporto con Roma.
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Qualche mese fa il Piotta fece molto discutere per alcune affermazioni sui talent: il rapper romano che qualche anno fa divenne un vero e proprio fenomeno di costume con il "Supercafone", infatti, spiegò di aver rifiutato 7 tra talent e reality e con loro una somma di denaro considerevole, che si aggirava intorno a circa 300 mila euro. Un'uscita non casuale, visto quello che è uan parte importante del suo ultimo album "Nemici", che è un (neanche tanto velato) riferimento proprio ai talent. E a quelli (in particolare ad "Amici", il talent di Maria De Filippi), infatti, fa riferimento anche la cover del suo ultimo album. Abbiamo incontrato Tommaso Zanello a Villa Ada, dove ci ha raggiunto in bicicletta. Lì, nella sua Roma, ha costruito la sua carriera e proprio Roma è da sempre ispirazione per il rapper.

Ce lo dice subito, appena cominciamo a parlare, mettendo subito le cose in chiaro: "Sono nato e vivo da sempre a Roma, è una città che non lascerò mai" spiega prima di specificare come, però, la Capitale non sia sempre così come la raccontano i luoghi comuni, ovvero sempre ironica e pronta alla battuta. Lo sa bene Tommaso, che Roma l'ha cantata più volte, specificandone le varie facce e sfaccettature, dall'allegria cantata in "Tequila (Il Mambo Del Giubileo)" (quella che faceva "Vengo dal Colosseo, col vespino rosso bordeaux") al lato scuro de "I 7 vizi capitali", la canzone contenuta in quest'ultimo album e cantata assieme a una delle formazioni storiche del folk romano, il Muro del Canto (ospiti assieme a Modena City Ramblers, Captain Sensible, Afrika Bambaataa e Brusco).

Ma è il talent a scatenare il rapper che scherza sulle presunte differenze tra reality e talent. Uscire solo ora con un'accusa diretta è stata la normale conseguenza alla serie di programmi che si è ritrovato a rifiutare, dall'Isola dei famosi, a Music Farm, passando per La talpa, e il Grande Fratello dove avrebbe dovuto cantare "La grande onda".

Hanno ucciso più talenti i talent che l'eroina, per quanto riguarda la musica. Tanti ragazzi che col tempo sono stati bruciati.

e non risparmia critiche a Fedez e J-Ax, ma se mentre del primo non ha molta stima, il secondo è comunque un artista che stima, dice.

Il mio consiglio ai talenti è non fate mai talent. A meno che non vogliate bruciarlo. Uno su un milione ce la fa, ma solo finché c'è il carrozzone dietro, perché l'industria del talent, come ogni industria prevede una regola: il prodotto precedente va eliminato.

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