Piotta cambia musica
Ne sono passati di anni dai tempi del “Supercafone”. Il Piotta è tornato, ma in una nuova veste. Il simpatico cantante mette un attimo da parte l’hip hop e realizza questo “S(u)ono diverso”.
Il titolo è più che esplicito, il rapper romano infatti si cimenta con delle canzoni dal taglio rock, con riff di chitarre taglienti e ritmica potente, che si prestano benissimo ai testi che dipingono alla perfezione la nostra società e i suoi mali. “L’hip hop mi sta stretto, il futuro è nel post rap”. “Sono diverso e suono diverso sono due facce della stessa medaglia – racconta Piotta – il sound grezzo di chitarra e basso, si sposa con liriche e concetti socialmente attenti al difficile momento della nostra inciviltà”.
Non una semplice mescolanza di generi musicali, ma, come già si annuncia all'estero, siamo di fronte a una vera a propria contaminazione ed evoluzione di un genere ribattezzato post rap dagli addetti ai lavori più attenti.
In S(u)ono diverso il sorriso si fa cupo e l'ironia lascia spazio alla denuncia: tematiche sociali, ambientaliste, politica, meritocrazia, razzismo e mass media attraverso le rime fresche e pungenti di Piotta. Non mancano momenti di riflessione particolarmente intimista, legati ad alcuni difficili episodi della vita privata dell’artista.
Le parole cantate da Piotta hanno un taglio politico-sociale e sono la vera forza di questo disco, confermando che il rap e il rock, assieme, danno sempre ottimi risultati. La tromba di Roy Paci impreziosisce “Stiamo tutti bene”, gli spagnoli Ska-P accompagnano “A testa alta”, Lucariello degli Almamegretta racconta le tensioni metropolitane odierne in “Scappa”.
Un disco che testimonia la maturità artistica di Piotta.
Paola Dello Iacono