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Pino Scotto: la sua “bufera” su politica, talent show e mondo della musica

Pino Scotto è uno dei volti storici del rock nazionale. da poche settimane è uscito con un album “Vuoti di memoria” che riprende alcuni dei brani storici italiani e internazionali, rivisitandoli a modo suo. fanpage lo ha incontrato e il rocker ha parlato di musica, ma anche di politica e beneficenza.
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Pino Scotto non le manda a dire, né a chi critica la sua scelta di uscire con un album di cover, né ai politici che "vi stanno fottendo la vita", né ai colleghi che parlano e parlano ma poi concludono pochi. Ma ci tiene anche a sottolineare che chi pensa che sia solo quello che manda affanculo vuol dire che non ha capito nulla. Pino Scotto è uno dei grandi personaggi del rock italiano, storico frontman dei Vanadium, la heavy rock band più importante della scena italiana, prima di darsi alla carriera solista che quest'anno vede l'uscita di "Vuoti di memoria", un album che comprende cinque cover e un brano inedito in italiano e cinque cover e un brano inedito in inglese, riprendendo successi di Renato Rascel, da cui tutto nasce e poi Luigi Tenco, Franco Battiato, Ivan Graziani, Adriano Celentano, Elvis Presley, Muddy Waters, Gary Moore, Ted Nugent e i Motörhead.

Una scelta, quella delle cover, che a qualcuno non ha fatto piacere; Scotto, infatti, è uno di quelli che ha sempre criticato le cover band, ma ai microfoni di Fanpage, che lo ha raggiunto in occasione della presentazione napoletana dell'album, ha spiegato che il problema è che chi critica probabilmente non ha ascoltato l'album: "Prima di criticare ascoltate gli arrangiamenti, forse facevo prima a fare due album di inediti" dice, ma prima ci tiene a spiegare come nasce questa idea: "Una sera tornavo in albergo , accendo la tv e hanno mandato un servizio sul fascismo e hanno fatto sentire un pezzo di uno che si chiamava Renato Rascel, che era un comico e aveva scritto questa canzone, un po' perché l'Italia stava entrando in guerra, per sdrammatizzare e un po' per prendere per il culo quel movimento lì, quello un poco simpatico e in quel momento ho avuto la luce e ho etto: ‘Cazzo, io devo recuperare questi pezzi, quei testi importanti'. Il comune denominatore della musica sono i testi e devo farli ricordare prima a quelli della mia generazione e poi a quelli delle nuove generazioni".

Ma se Rascel è l'ispirazione per l'album e un percorso nella musica italiana, quello per la musica americana è un altro: Elvis Presley, il cui cd gli fu portato da un amico che "andava sulle navi e portò un 45 giri Jailhouse Rock e io in quel momento ho visto la luce".

Scotto, conosciuto per non avere peli sulla lingua parla di tutto, da Grillo e il Movimento 5 Stelle ai politici in generale, fino, ovviamente, ad arrivare ai talent, alcuni dei quali gli avevano proposto anche un ruolo: "In uno di questi talent mi hanno chiamato e sai quanti soldi mi davano? Io ho detto: ‘Mi date un quarto di quei soldi' e gli ho detto ‘Non li voglio io, li date al mio progetto per i bambini Rainbow e sul sito potrete vedere cosa abbiamo fatto da soli in quattro anni. Poi ho chiesto un aiuto a tutti quegli str**zi che riempiono gli stadi e niente. Ma andate a fan**lo voi e i vostri soldi del ca**o". Sul fenomeno che da un anno ha trovato la ribalta nazionale, ovvero il rap spiega: "Il rap e un certo tipo di metal rappresentano la disperazione che c'è in questo paese", un paese da cui, consiglia, non bisogna andar via.

Queste sono le date del tour di Scotto: il 6 giugno all’Audiodrome di Moncalieri (TO), l’8 giugno al Peter Pan di Bellinzona (Svizzera), il 27 giugno alla Festa della Birra  di Livraga (LO), il 2 agosto all’ Ercolini's Day Massacre di Lonca Di Codroipo (UD), il 3 agosto al Beat Run di Crema (CR), il 7 agosto alla Festa Patronale di Monte di Procida (NA).

Intervista, riprese e montaggio: Peppe Pace.

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