Pino Daniele “sinfonico a metà”, rivive a Ravello nell’opera di Gianluca Podio
"Sinfonico a metà" all'Arena di Verona è stato uno degli ultimi progetti a cui Pino Daniele ha lavorato. Non era nascosta la passione del cantautore napoletano per la musica sinfonica, un progetto portato avanti da Gianluca Podio, direttore d'orchestra romano classe 1969 che con Pino è stato collaboratore dal 1997 sino alla fine. Adesso Gianluca Podio presenterà, sabato 29 agosto al Belvedere di Villa Rufolo ore 21.30, "O mare", una suite su musiche composte proprio da Pino Daniele ed orchestrate dallo setsso Podio in forma sinfonica e polifonica. Al Mattino il direttore d'orchestra ha così presentato il suo progetto.
Iniziamo dalla sua passione per Gesualdo Da Venosa e l'esperimento di scrivere in quello stile, che ci portò a dividere la firma di pezzi come “Ali di cera” e “Voci sospese”, ma anche ad arrangiare con piglio madrigalista “Quando“, “Quanno chiove”, “Napule è”. Poi il coro va via e lascia spazio ad un viaggio nel suo repertorio dedicato al mare, da “Mareluna“ a “Terra mia“, o viceversa. Provo a rendere la complessità della sua scrittura, a far finta che l'assenza della sua voce possa sentirsi di meno se si chiama in campo un'orchestra intera di archi senza impossibili primati solisti, a vivere come un esorcismo la decisione di affidare le parti della sua chitarra ad un'arpa, quasi a renderne solo l'aura fantasmatica. Pino, che mi manca innanzitutto come amico, ha scritto versi importanti, e nella sua prima parte di carriera è stato un apripista prestigioso. Ma non bisogna sottovalutare la produzione successiva, considerarla alla stregua di banalità pop: ci sono sue canzoni frutto di studi profondi sull'armonizzazione, sull'uso dei rivolti. Non è presuntuoso sentire la sua musica come produzione sinfonica.
Pensati anche due bis speciali: "Anima", in una versione che guarda al bolero, "Lazzari Felici" e "Melodramma", singolo incluso nell'ultimo disco inedito dell'artista, "La grande madre".