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Pino Daniele: inchiesta per omicidio colposo. La moglie: “Voglio la verità”

La Procura di Roma ha aperto un’indagine contro ignoti per omicidio colposo. Gli investigatori vogliono capire se il ritardo dei soccorsi abbiano contribuito alla morte di Pino Daniele. Intanto la moglie Fabiola Sciabbarasi si scaglia contro la compagna del cantante: “Voglio la verità sulla morte di mio marito per i miei figli e per gli altri suoi figli”
A cura di Francesco Raiola
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Il giallo della corsa da Grosseto a Roma e sui mancati soccorsi a Pino Daniele hanno portato la Procura a indagare per omicidio colposo con un procedimento contro ignoti. L'indagine è affidata a al procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e Marcello Monteleone che hanno disposto l'autopsia che verrà svolta dopo i funerali di Roma e Napoli. La domanda che in tanti si sono posti è se e quanto la gestione della crisi del cantante abbia influito sulla morte del musicista napoletano ed è uno dei crucci della moglie del cantante Fabiola Sciabbarasi che non si dà pace e chiede di fare luce sulle responsabilità di quella scelta presa, per quello che si è saputo dallo stesso daniele e dalla compagna Amanda Bonini. Smentita la voce che voleva che l'auto su cui viaggiava il cantante avesse bucato durante la corsa verso Roma, resta da capire se un ricovero in Toscana avesse potuto salvarlo. Il 5 abbiamo provato a chiederlo al direttore generale dell'Asl Roma C , Saitta, il quale ha spiegato che senza avere chiara quale fosse la situazione del paziente in quel momento è difficile fare ipotesi. Ora sarà la Procura a indagare e cercare di fare chiarezza e già ieri ha interrogato la Bonini che era stata già ascoltata a Grosseto, spiegando perché hanno preferito imbarcarsi in un viaggio del genere invece di ricevere le prime cure a Grosseto.

"Voglio la verità sulla morte di mio marito per i miei figli e per gli altri suoi figli" ha detto la Sciarrabassi che non lesina critiche alla nuova compagna del marito che, dice, era l'unica in macchina con lui in quell'ultimo viaggio. È il Messaggero a riportare le parole della donna:

"Amanda, che era l'unica in macchina con Pino nell'ultimo viaggio, dica tutto quello che sa. Voglio la verità sulla morte di mio marito per i miei figli e per gli altri suoi figli". "Non ho rapporti con lei a causa di come è stata gestita questa storia negli ultimi dodici mesi. Non ci parliamo, ma io andrò fino in fondo. Quella sera in casa c'erano anche i miei figli Sofia e Francesco e Cristina, l'altra figlia femmina di Pino. È stata lei a riaccompagnare a Roma i miei bambini, mentre la ‘signora' portava in ospedale Pino. Ho letto sui giornali della gomma dell'auto bucata sull'Aurelia ma, non so, questa forse è un'invenzione", "Sono favorevole all'autopsia sul corpo di mio marito, se è un passaggio necessario a stabilire la verità sulla sua morte", spiega. "In un primo momento avevo rinunciato all'idea dell'autopsia per evitare un'ulteriore oltraggio al corpo del padre dei miei figli. Poi, ieri, sono stati gli inquirenti a chiamarmi per dirmi che forse sarà necessaria per stabilire che cosa è successo e chiarire meglio la dinamica della morte di Pino. I quesiti – continua – sono tanti e tutti ancora aperti. Ripeto, voglio solo la verità e la cercherò in tutti i modi".

Oggi, intanto si terranno i doppi funerali, quelli di Roma previsti alle 12 presso il  Santuario della Madonna del Divino Amore e una seconda funzione funebre aperta al pubblico alle ore 19.00 presso la Basilica Reale San Francesco di Paola in Piazza del Plebiscito a Napoli.

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