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Pietro Napolano e Piero Romitelli: strade separate dopo “Amici”, tra talent e Dear Jack

Pietro Napolano e Piero Romitelli si incontrarono durante “Amici”, il talent di Maria De Filippi e nonostante nessuno dei due toccò il podio, si unirono formando i PQuadro e calcando anche il palco di Sanremo. Dopo la separazione, però, hanno intrapreso carriere diverse, pur restando sempre nella musica.
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Toccare il successo, tenerselo stretto finché si può e lavorare affinché si riesca a stare quanto più possibile sulla cresta dell'onda. Sembra che nel destino dei partecipanti ai talent questa sia una costante dalla quale è difficile scostarsi. Se è vero che esitono due ere dei programmi che cercano talenti da gettare nel mondo del professionismo italiano – quello pre e quello post Marco Carta – è anche vero che la vita (artistica) per la maggior parte di loro è sempre complessa e quelli che veramente ce l'hanno fatta è minima. Ma anche l'idea di "carriera" è molto aleatoria e così c'è chi ce l'ha fatta grazie alle milioni di copie vendute, ma anche chi lo ha fatto costruendosi una carriera e riuscendo a fare e vivere di ciò che ama. E così molti dei protagonisti dei talent si godono il successo iniziale, le ospitate, le serate, tutto ciò che gira attorno al post trasmissione in attesa di costruiorsi qualcosa che li terrà su quando una nuova edizione del talent punterà su altri ragazzi.

Nel 2005, quando "Amici" non era ancora la macchina da guerra che sarebbe diventata poco dopo e il vincitore risultò Antonino Spadaccino, c'erano due ragazzi, Pietro Napolano e Piero Romitelli che condivisero spazi e amicizia (arrivando l'uno dietro l'altro) che li portarono a costituire, dopo l'esperienza nella scuola della De Filippi, a formare i PQuadro, band che riuscirà a mettere giù qualche singolo che ha venduto non male e anche un terzo posto tra i giovani a Sanremo. La partecipazione arrivò grazie alla vittoria di SanremoLab che gli permise di gareggiare con il brano "Malinconiche sere". Quella partecipazione gli diede un po' di fama e i due si ritrovarono nella colonna sonora del musical della Disney "High School Musical 2" con "Tu sei la musica in me", versione italiana di "You Are the Music in Me". Dopo i due pubblicano un album "A24" e collaborano alla colonna sonora di "Io non ci casco" di Pasquale Falcone, ma nel 2011 decidono di mollare e tentare carriere soliste.

E le loro carriere prendono due pieghe non proprio diverse. Piero Romitelli, infatti, si getta sull'autorato e scrive prima per Michele Bravi e poi anche per Mengoni ("Non me ne accorgo"), Renga ("Bisogni e illusioni") e soprattutto per i Dear Jack, di cui ha scritto, assieme a Dario Faini "Domani è un altro film" e "Ricomincio da me". Ma Romitelli, grazie alla band classificatasi seconda nella scorsa edizione di "Amici", torna a Sanremo. È lui, infatti, assieme a Davide Simonetta l'autore de "Il mondo esplode tranne noi". Parlando col Corriere Adriatico Romitelli ha parlato della differenza del talent rispetto a quando partecipò lui: "È cambiato molto. Mentre prima era una palestra che ti preparava al mondo professionale, oggi è un'opportunità: chi merita al termine del programma ha già un contratto discografico. Allora non era così"

Piero Napolano, invece, dopo la fine dell'esperienza coi PQuadro ha ritentato l'esperienza talent entrando a The Voice. Un'entrata in extremis, grazie a J-Ax che si è fatto convincere dall'esibizione del ragazzo napoletano che aveva portato, per la Blind, "Losing My Religion" dei REM. Oggi il cantante continua a girare l'Italia per concerti e a quanto si apprende dalla sua pagina Facebook, forse ha in cantiere un disco.

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