Perché Taylor Swift sta registrando di nuovo i suoi dischi pubblicati dal 2006 al 2017
Gli American Music Awards, la kermesse musicale avvenuta lo scorso 22 novembre, è stata l'occasione anche per rivedere Taylor Swift, vincitrice di tre premi a pari merito con Justin Bieber, il duo country Dan + Shay e TheWeeknd. La cantante è intervenuta dal suo studio di registrazione, affermando di star registrando di nuovo tutta la sua musica composta dal 2006 al 2017, cercando di riguadagnare tutto ciò che è stato perso nel passaggio dei master dei primi dischi nella vendita del suo primo discografico Scott Borchetta, all'agente di Justin Bieber, Ariana Grande, il dj Martin Garrix e Kanye West, Scooter Braun.
Il conflitto con Scooter Braun e Kanye West
Lo aveva annunciato negli scorsi mesi, e stanotte è stata una delle prime occasioni per osservare Taylor Swift in studio a registrare di nuovo tutti i brani composti dal 2006 al 2017. La donna, vincitrice durante la notte di tre premi per gli American Music Awards, ha affermato che si trova in un momento molto produttivo della sua carriera, a due anni dall'uscita dal contratto con l'etichetta Big Machine, il primo contratto discografico a 16 anni con cui ha firmato dischi come: "Fearless", "Speak now", "Red", "1989" e "Reputation". I problemi cominciano nell'estate del 2019, quando mesi dopo il passaggio di Taylor Swift a Universal, la Big Machine viene acquisita per 300 milioni di dollari da Ithaca Holdings LLC, guidato da Scooter Braun. I rapporti tra Braun e Swift sono già allora raggelati dalla diatriba nata in passato tra Swift e uno dei clienti dell'agente, Kanye West. Nel 2009 il rapper di Chicago, durante la premiazione di Swift agli Mtv Vma, salì sul palco e strappò il microfono dalle mani della cantante, affermando che il premio avrebbe dovuto vincerlo Beyoncé. Dopo 7 anni, a peggiorare la situazione, arriva il disco "Life of Pablo" di Kanye West, che contiene il singolo "Famous", in cui viene mostrato il manichino nudo della cantante e l'artista di Chicago fa più volte riferimento al fatto che il suo intervento sul palco l'ha resa famosa.
Le accuse sui social
Dopo l'acquisizione dei master registrati, Swift pubblica sui social un post in cui si scaglia contro Braun e Borchetta, colpevole di aver venduto al primo il lavoro della sua vita, a una persona che l'aveva bullizzata per anni. Nel frattempo Braun pubblica durante l'aprile 2020 un disco della cantante che contiene registrazioni dal vivo, risalenti al 2008: un affronto che Swift non riesce a sopportare, scagliandosi di nuovo contro la mal gestione della sua musica. A gran sorpresa, lo scorso luglio esce "Folklore", l'ultimo album registrato in segreto dall'artista statunitense, in grado di conquistare le classifiche. Nel frattempo i diritti dei master hanno compiuto un altro viaggio, in merito a un nuovo passaggio di proprietà. La holding di Braun ha deciso di rivendere i diritti sulla musica di Swift per 300 milioni di dollari alla Shamrock Holdings, fondo fiduciario relativo alla famiglia Disney. L‘acquisizione, che aveva visto anche Swift come potenziale acquirente, è andata in porto proprio dopo che l'artista aveva rifiutato un accordo con alcune clausole di riservatezza sulla figura di Braun, un intoppo non superabile lungo le trattative.
L'attacco a Justin Bieber
Nel frattempo la donna ha annunciato che secondo il contratto del 2005, firmato a 16 anni, avrebbe potuto ri-registrare tutti i titoli composti negli ultimi anni, nel caso avesse deciso di trasferirsi in un'altra etichetta. 15 anni dopo, Taylor Swift sta cercando di riappropriarsi di tutta la sua musica, cercando di recuperare tutte le hit che l'hanno resa una delle cantanti più affermate dell'ultimo decennio musicale. A esser presi di mira sono stati anche alcuni dei clienti di Braun, come Justin Bieber, attaccato sui social da tutte coloro che si sono schierate per #StandwithTaylor: tra queste l'attrice Cara Delevingne, Gigi Hadid, Selena Gomez e Halsey. La popstar ha risposto con un messaggio sui social, quando ancora Braun era proprietario dei diritti dei master, affermando che lanciare una campagna social invece di cercare una comunicazione più diretta con le persone interessate, avrebbe reso ancora più difficile un accordo. Mentre gli altri artisti di cui Braun è agente, come Demi Lovato e Ariana Grande, hanno preferito non pronunciarsi.