Perché Sia non vuole mostrare il suo volto in pubblico (FOTO)
La cantante australiana Sia Furler torna a mostrarsi con il viso coperto, dopo aver lasciato al pubblico la possibilità di vederne il volto. Per anni, infatti, la cantante del successo mondiale "Chandelier" ha preferito non mostrare il proprio volto durante le occasioni pubbliche, che fossero concerti, prèmiere o interviste in tv,. Una scelta controcorrente in un mondo, soprattutto quello musicale e pop, che punta tantissimo sull'immagine che si dà all'estero. Sia, invece, ha preferito nascondersi, non tanto per una studiata strategia di marketing, quanto proprio per un problema di privacy, come ha spiegato più volte. Una privacy che ha perso appena ha cominciato a diventare famosa al punto da dichiarare in un'intervista al New York Times che "Diventare famosi è orribile. Volevo semplicemente una vita privata".
Durante il red carpet per il Marquee Dayclub Preview Party al Cosmopolitan hotel di Las Vegas le macchine fotografiche sono state tutte per lei e per quella parrucca bionda a cui ci ha abituati in passato, troppo grande, al punto da coprirle interamente il viso. In un pezzo su Billboard che le diede la copertina e in cui apparì con il volto coperto, la cantante scrisse un pezzo dal titolo "Il mio manifesto anti-fama" scrisse: "Se tutti coloro che si trovano davanti a un personaggio famoso, sapessero cosa significa esserlo, non vorrebbero mai essere famosi. Immaginate il personaggio stereotipato, presuntuoso, completamente disinformato della suocera e applicatelo a ogni ragazzino con un computer, nel mondo intero. Poi aggiungeteci tutte le persone annoiate, e quelle il cui lavoro è scrivere delle celebrità. Poi, immaginatevi questa creatura, questa forza, che ti critica per un'ora, almeno una volta al giorno, ogni giorno, giorno dopo giorno" e avrete il motivo per cui Sia non appare in pubblico col suo vero volto, se non in rarissime occasioni.
Anche nei programmi più famosi, come lo show condotto da Ellen DeGeneres ha preferito mostrarsi mascherata. Avere fan è quasi un lavoro in più il cui peso è spesso giustificato – con una motivazione tanto squallida quanto fastidiosa – con il prezzo da pagare per la fama. Non basta la propria arte, permettere ai fan di goderne, ma bisogna dare in pasto alla fama anche la propria vita: "Non esco praticamente più se non per portare il mio cane a passeggio. Non mi va di essere riconosciuta" disse.
Il successo di "Chandelier" ovviamente non ha aiutato questa ricerca di privacy, ma la cantante è anche la firma dietro i successi di tantissimi artisti, da Rihanna ("Diamonds") a David Guetta (“Titanium”), passando per Beyonce (“Pretty Hurts”), Britney Spears ("Perfume") e Kylie Minogue ("Sexercize"): "Non sono mai stata veramente famosa – scrisse sempre nel manifesto, uscito prima del successo del suo singolo – ma ho lavorato con un sacco di gente famosa e ho visto molte delle loro suocere. E da quello che ho visto posso assicurarvi che io non ne voglio una solo mia".
Nonostante l'enorme successo che la cantante ha ottenuto in questi anni, continua a preferire le apparizioni in cui può nascondere il volto (è ormai un must la parrucca bianca e nera). Non è raro, ovviamente, trovare foto del suo viso scoperto, soprattutto quando interviene in eventi pubblici, ma se deve promuovere un album o, comunque, la propria musica, preferisce ancora nascondersi. La popolarità della Furler, comunque, non smette di crescere, come hanno dimostrato gli ultimi due album, ovvero "This is acting" del 2016 e anche il progetto un po' folle di "Everyday is Christmas", ovvero un album di inediti di canzoni, però, prettamente natalizie uscito nel 2017. E a proposito di privacy, poche settimane prima dell'uscita di quest'ultimo album, la cantante dimostrò come fosse lei a decidere della sua immagine pubblica e dopo che tentarono di ricattarla minacciando di postare online delle sue foto nude, la cantante decise di fartlo da sé postando su i social una foto che la ritraeva nuda e di spalle, accompagnandola con un consiglio: "Risparmiate i vostri soldi".