Perché Matteo Renzi ha scelto “Sul lungomare del mondo” di Jovanotti per dire addio al PD
Oltre al poeta Robert Frost, Matteo Renzi ha citato Jovanotti per dire addio alla sua esperienza nel PD, partito di cui è stato Segretario e in cui era quando fu Presidente del Consiglio. Quello tra Matteo Renzi e Jovanotti è un rapporto che va avanti da tempo, almeno da quando nel 2012 il cantante disse di aver votato l'ex segretario PD alle Primarie, giustificando così la scelta: "Per me cambiare è la cosa più importante sempre". Un rapporto, quello tra il cantante e il politico, non semplicissimo, che ha visto avvicinamenti e prese di distanza fino all'uso di "Sul lungomare del mondo" per dire addio alla sua esperienza con il Partito Democratico, come annunciato questa mattina.
I rapporti tra Jova e Renzi
Galeotta fu la Leopolda del 2011 quando "Il più grande spettacolo dopo il Big Bang" fece da colonna sonora per la tre giorni renziana, nel 2013, poi, l'ex Sindaco di Firenze consegnò a Jova il "Fiorino d'oro", la più alta carica onorifica assegnata dal Comune, ma da allora il rapporto tra i due si è un po' allentato. "Sono un cantautore libero, e sono riferimento di me stesso e chi ascolta le canzoni, poi esprimo le mie opinioni come tutti, le cambio, le modifico. Il Pd è un partito enorme, non è un monolite, è bene che si discuta: c'è la vocazione maggioritaria e questa prevede che ci siano correnti, pensieri, guai se ci fosse un partito persona" disse durante un giro di presentazione nelle Università, segnando un po' la distanza da quello che è da sempre un suo fan. Era il 2015 e un paio di anni dopo, nel 2017, a Vanity Fair raccontò la sua idea sulla politica: "Voto. Ma seguo la politica con meno partecipazione. La nostra politica è come Beautiful: puoi perdere delle puntate, riattaccarti al video dopo sei mesi e rientrare tranquillamente senza aver perso nulla".
Il significato di "Sul lungomare del mondo"
"Disorientato, da oggi chiudo i conti col passato. I passi fatti e quelli che farò da oggi ogni giorno nascerò, da zero" è l'incipit della canzone di Jovanotti che continua così: "Non mi han convinto i pessimisti, no, non mi han convinto i disonesti, no, non son persuaso dai persuasori, no, io seguo il ritmo dei lampioni sul lungomare del mondo e i bar che passan le canzoni". È un pezzo che parla, appunto, del passato lasciato alle spalle e dell'importanza di guardare al presente del bisogno di rimanere tranquilli perché "la pioggia poi fa posto al tempo bello, così è da sempre e sempre resterà
e tutto cambia e tutto cambierà, ancora"
Il testo di "Sul lungomare del mondo"
Disorientato
Da oggi chiudo i conti col passato
I passi fatti e quelli che farò
Da oggi ogni giorno nascerò, da zero
Non mi han convinto i pessimisti, no
Non mi han convinto i disonesti, no
Non son persuaso dai persuasori, no
Io seguo il ritmo dei lampioni
Sul lungomare del mondo
E i bar che passan le canzoni
Sono tranquillo
La pioggia poi fa posto al tempo bello
Così è da sempre e sempre resterà
E tutto cambia e tutto cambierà, ancora
Dov'è finito il mio stupore oh?
Cosa s'impara dal dolore, non so
Ma credo ancora, che tutto un senso ha
E seguo il ritmo dei lampioni
Sul lungomare del mondo
Del mondo
Disorientato
Da oggi chiudo i conti col passato
E conta solo quello che farò
Da oggi ogni giorno io vivrò, davvero
Dov'è finito il mio stupore, oh?
Cosa s'impara dal dolore non so
Ma credo ancora, che tutto un senso ha
E seguo il ritmo dei lampioni
Sul lungomare del mondo
E seguo il volo dei gabbiani
Sul lungomare del mondo
E cerco un posto dove stendermi e
Guardar le stelle con te eh-e-e
Insieme a te
E tu che stella sei?
