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Perché Gigi D’Alessio e Mario Biondi non saranno a Italia loves Emilia?

I due cantanti si erano proposti per far parte dell’evento. Si vociferava che fossero stati esclusi, ma le motivazioni ufficiali non lasciano grosso spazio a polemiche.
A cura di Andrea Parrella
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62mo Festival della canzone italiana - Terza serata

Il concerto del 22 settembre Italia loves Emilia comincia a far parlare di sé e a farlo seriamente. Nasce in questi giorni la prima polemica che lo riguarda e si sa che le polemiche sono il più sano strumento di pubblicità per un evento che ha estremo bisogno di farsi sentire. La sostanza è che il concerto prevede già una scaletta fissa, quattordici artisti distribuiti per quattro ore di concerto. E' accaduto che, negli ultimi tempi, artisti che non erano stati tirati in causa, perché evidentemente non originari del progetto stesso, hanno dato disponibilità per la loro presenza.

In particolare Mario Biondi, pur di non affollare il concerto, si era reso disponibile per un intervento da guest con uno dei colleghi previsti in scaletta (i biglietti sono stati già venduti). Successivamente poi, lo stesso Biondi ha comunicato che per quella data avrebbe avuto già un impegno, dunque bomba che si è disinnescata da sola, anche se alcuni hanno pensato ad una semplice strategia per evitare l'impeachment di un invito che non era stato fatto in virtù di origini non emiliane per Biondi. Questa tesi viene sbugiardata dal fatto che, dei quattordici artisti presenti, la maggior parte non è originaria delle zone terremotate.

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Discorso diverso per Gigi D'Alessio, che più o meno a ferragosto si fece sentire esprimendo dispiacere per non essere stato invitato al concerto di Campovolo. Lo staff ha prontamente risposto provando a sedare ogni polemica, affermando che la volontà fosse quella di rendere il concerto per l'Emilia una semplice evoluzione dell'idea originale, nata in un certo modo e con determinate persone. Ecco le dichiarazioni ufficiali:

Siamo a ribadire inoltre quanto comunicato in data 10 agosto in occasione delle dichiarazioni rese da Gigi D'Alessio: l'organizzazione ha valutato che i 14 artisti e le 4 ore di musica fossero, e dovessero essere, il concerto ITALIA LOVES EMILIA. La spontaneità con cui è nato doveva rimanere tale. Nessuna discriminazione per Gigi D'Alessio, che nei giorni scorsi ha dichiarato di sentirsi non invitato, o per altri artisti che si sono proposti o si proporranno per il 22 settembre. Perché 14 e non 15 o 25 o 40 artisti? Sulla carta il cast potrebbe essere infinito, ma poi si genererebbero altri problemi. Chiaramente, con un numero maggiore di artisti, la gestione live e il coordinamento di tale evento diventerebbero ancora più complessi e difficili e, non ultimo, la durata dello stesso si rivelerebbe un problema. ITALIA LOVES EMILIA vuole essere il concerto che è stato promosso con questi artisti. L'Emilia ha ancora bisogno di aiuti e, se altri artisti si vorranno unire per raccogliere altri fondi, ben vengano altri concerti. Non ci sono gare nella solidarietà e un terzo concerto per l'Emilia sarebbe il benvenuto

Nessuno dei due artisti, sui propri canali ufficiali dei social network, rilascia dichiarazioni particolarmente incisive in merito.

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