Per Tiziano Ferro l’amore è una cosa semplice in Sudamerica
Tiziano Ferro ha lanciato il suo ultimo album "L'amore è una cosa semplice" anche sul mercato sudamericano, in questi giorni sta ultimando le riprese del singolo omonimo che nella versione "latina" si chiama "El Amor Es Una Cosa Simple", dove duetta con un'artista madrilena tra le più brave, Malù. Ad un'intervista a Sorrisi e Canzoni, Tiziano ha spiegato di essere orgoglioso di poter presentare il suo nuovo disco in Sudamerica, il suo lavoro, la cura maniacale dei dettagli per i fan intercontinentali gli danno molta carica e gli restituiscono anche una bella dose d'orgoglio per il solo fatto di essere italiano.
Vado in Sudamerica con la coscienza di essere italiano e di essere un artista amato qui. Io ci vado da sempre senza la pretesa di voler piacere per forza a tutti. La verità, però, è che un cantante italiano incontra ancora tante difficoltà quando prova a entrare in mercati diversi dai nostri, non in modo naturale almeno. Perché ogni Paese ha una visione della musica molto particolare.
Ma intanto resta l'Italia la sua priorità con tour che parte questa sera a Torino, poi Zurigo e Roma non prima di approdare in Campania con tre date tra Eboli e Caserta. In questo senso sono ottimi gli spunti di Tiziano Ferro nell'intervista del settimanale della tv, dove si può aprire alla tragedia del Palatrieste dove perse la vita Francesco Pinna, uno dei tecnici del tour di Jovanotti e al crollo del palco del concerto di Laura Pausini a Reggio Calabria che causò la morte di Matteo Armellini.
Quello che è successo a Jovanotti e Laura Pausini mi ha fatto riflettere, ho sofferto come se fosse capitato a me. Salire su quei palchi è un’esperienza a volte estrema, spesso ti rendi conto, su queste strutture, di essere legato a un equilibrio sottilissimo che si può spezzare per una piccola disattenzione. Quindi ho deciso di provare a divertire il mio pubblico con semplicità […] presenterò tutti i miei successi aggiungendo qualche brano del nuovo album.
Tiziano Ferro parla anche di Napoli in un'intervista radiofonica a Radio Crc rilasciata il 7 aprile, palesando l'idea di voler partire con una petizione per far costruire un arena in città. Napoli così ricca d'arte, così predisposta ai grandi eventi come l'America's Cup che partirà ufficialmente domani e che, nella sua preparazione, ha "liberato" il lungomare ai cittadini, non può restare con il solo Palapartenope e con l'Arena Flegrea (tra le strutture più accoglienti) ad ospitare concerti.
Mi rivolgo al vostro fantastico sindaco Luigi De Magistris, che sembra una persona molto intelligente e disponibile. Bisogna costruire un palazzetto in condizione da ospitare la musica dal vivo. Ma che cavolo! Napoli è la città della musica, ci vuole un palazzetto grande!
L'appello di Tiziano Ferro viene lanciato con l'idea di fare una petizione e di esporsi in prima persona per regalare uno grande spazio dedicato alla musica nella bellissima città partenopea. Del resto tutte le grandi città italiane ed europee hanno strutture in grado di ospitare concerti e di creare quel colpo d'occhio che la musica necessita negli eventi di carattere nazionale ed internazionale. Basti pensare all'O2 di Londra, Dublino e Berlino ( che ha anche il Max-Schmelling Halle considerata un'arena "di riserva" di tutto rispetto), in Italia il Palalottomatica di Roma e l'Arena Concerti della Fiera di Milano sono strutture decisamente più piccoli ma sempre più accoglienti rispetto a quelle partenopee. Chissà se sulla spinta propulsiva dell'America's Cup, il sindaco di Napoli non accontenterà il desiderio di Tiziano Ferro.
