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Per Noemi è l’ora della Metamorfosi: “Noemi e Veronica si erano perse, poi mi sono presa cura di me”

È una nuova Noemi quella che pochi giorni fa è salita sul palco del Festival di Sanremo con “Glicine”. Una canzone che segna l’inizio di un nuovo percorso che la cantante ha avviato anche con un cambiamento nella sua immagine, oltre che nel cambiamento di una parte nel suo team di lavoro: “Volevo avvicinarmi a nuove cose”
A cura di Francesco Raiola
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È una nuova Noemi quella che pochi giorni fa è salita sul palco del Festival di Sanremo con "Glicine". Una canzone che segna l'inizio di un nuovo percorso che la cantante ha avviato anche con un cambiamento nella sua immagine (come aveva specificato in un'intervista a Vanity Fair) oltre che nel cambiamento di una parte nel suo team di lavoro. Ha scelto di chiamare il suo nuovo album "Metamorfosi" e di presentare questo cambiamento con un simbolico glicine, come spiega a Fanpage.it che l'ha raggiunta durante le caotiche giornate sanremesi. E a una settimana dalla fine del Festival la canzone è tra le più passate in radio.

Il significato di Glicine

"Glicine parla oltre che di una storia finita – primo livello di lettura -, anche della nascita di una nuova forza ed energia: l'immagine del glicine, pianta molto bella con radici profonde, forti, che rappresentano la nostra consapevolezza, mentre l'infioritura leggera, questi fiori bellissimi, rappresentano la fragilità di tutti i sentimenti che viviamo nella vita" spiega a Fanpage.it, sorridente come sempre. "Poi – continua – mi piace questo ‘Parla parla parla parla', che mi dà la possibilità, nella melodia, di esprimermi tantissimo. Parla, parla, parla, con qualsiasi persona, ma anche parla con te stesso, ascoltati".

Quando nasce Metamorfosi

Una metamorfosi nata quando lo scollamento tra Veronica, vero nome della cantante, e Noemi era molto ampio, due entità che quasi non si parlavano più, quando lei si sentiva fuori fuoco: "Io mi chiamo Veronica e sul palco sono Noemi, ma negli ultimi tre o quattro anni queste due mie parti della mia vita si erano un po' perse, mentre con questo lavoro si sono prese per mani. Metamorfosi è arrivato durante un mio percorso personale in cui mi sentivo fuori fuoco, stanca. Sai quando ti guardi, fai le cose, ma non ti senti veramente centrata, e allora mi sono presa un momento per me, mi sono guardata e mi sono detta che volevo avvicinarmi a nuove cose, nuove persone che mi diano spunti nuovi anche a livello musicale".

Il nuovo team con Ginevra e Dardust

A quel pinto ha capito che forse era il momento di lavorare con un nuovo team. Con lei in questa nuova avventura ci sono Dorado Inc. di Dario Faini, Muut e Andrea Rigonat alla produzione, mentre ai testi ci sono Ginevra e Arashi, a cui si sono aggiunte firme come quelle di Franco 126, Neffa, lo stesso Faini, Federica Abbate, Francesco Fugazza, Roberto Casalino, Davide Simonetta, Marcello Grilli, Silvia Tofani, Tattroli (progetto di cui fa parte anche Mahmood) e Daniele Magro: "Sono riuscita a creare questo team che mi ha dato la possibilità di astrarmi dalle certezze che ho, dal fatto che devo essere una cantante d'impatto, forte sulle note alte, avvolgente sulle note basse: mi ero un po' creata questa cattedrale che ho un po' abbattuto, giustamente, con questo lavoro in cui ho voluto aggiungere dei nuovi colori".

I feat con Neffa e Inoki

A Sanremo Noemi ha portato Neffa, la cui esibizione è stata macchiata da un problema tecnico di audio: "Sono dispiaciutissima che l'uscita televisiva sia stata sfalsata, lui ha sempre avuto questo grande gusto per il funk, il soul, il blues, queste melodie internazionali ma anche per i testi che dicono sempre qualcosa ed è il motivo per cui l'ho portato sul palco con me". Nelle scorse settimane ha anche collaborato con il rapper Inoki: "Mi faceva piacere fare un feat con qualcuno che non ha mai perso la sua identità, e ho scelto queste persone, mi sento rappresentata dal loro percorso e dal loro cammino".

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