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Per Morrissey il futuro è in un nuovo album e un romanzo

In un’intervista al sito “True To You”, megafono del Moz da tempo, il cantante ha parlato dei suoi progetti nei quali rientrano un nuovo album e soprattutto un romanzo, già scritto a metà.
A cura di Francesco Raiola
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No alla carne, ma non solo questo nell'intervista che Morrissey ha rilasciato al fan site "True To You", megafono da tempo del Moz pensiero. Morrissey, infatti, ha risposto a molte domande dei fan e ha anticipato tra le righe che sta lavorando a un nuovo album (anche se questa non è proprio una novità, visto che se ne parla da qualche anno. Anzi, qualche anno fa lo stesso Morrissey lo dava per chiuso) e soprattutto dell'uscita di un suo nuovo libro, sulla scia del successo della sua autobiografia uscita a novembre (e a dicembre, depurata, negli Usa). Un successo editoriale che neanche lui s'aspettava e che s'è meritata, a priori, la pubblicazione nella collana "Classici" della Penguin, cosa che ha scatenato qualche polemica. Della bio si è molto parlato soprattutto per alcuni aspetti riguardo l'orientamento sessuale del cantante, che da sempre è al centro del gossip su di lui.

Per quanto riguarda il nuovo album Morrissey risponde così a una domanda su un vecchio concerto a Istanbul: "Beh, stiamo registrando il nostro nuovo album e una delle canzoni si chiama ‘Istanbul'. È seconda solo a Roma come mia città preferita al mondo. Quando sono a Istanbul mi sento come se non potessi mai morire" e continua spiegandone il suo amore. Ma già nel 2011, sempre a "True To You", scrisse, riguardo al seguito di "Years of Refusal" che era pronto ma non aveva ancora un'etichetta.

Ma la vera novità arriva dall'ammissione del cantante di voler scrivere un libro: "Nel 2013 ho pubblicato la mia ‘Autobiografia' che ha avuto più successo di tutti i dischi registrati in precedenza e ora sono a metà strada del mio romanzo. Al momento la realtà è che le radio non passano la mia musica e la maggior parte della gente ha perso la propria fede nell'industria musicale ed è opinione generale che le prime posizioni delle classifiche sono "comprate" dalle major, quindi non c'è più veramente passione nel pop o nel rock (…). Ora è tutta una questione di marketing". L'intervista è un'occasione buona, quindi, sia per dare qualche anticipazione di quello che sta facendo sia di far capire qual è la sua posizione nel mercato attuale, nonostante la sua fama mondiale. A una domanda sulla consapevolezza del suo impatto nel mondo, il Moz ha spiegato che è scioccato quanta gente canti le sue parole "da Hiroshima a Wellington, passando per Singapore, Seoul, Malmoe, Cracovia e Tel Avi. Non ho mai creduto di essere una voce universale, eppure vedo questi incredibili risultati intorno a me. Se una etichetta discografica mi avesse promosso a livello mondiale sarebbe esploso. Non sono mai stato con un'etichetta che non mi vedesse come un tipo bizzarro. Non sono solo bizzarro".

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