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Per Federico Salvatore “Fare il napoletano. Stanca!”

Da La Capria a Saviano, per il suo ultimo album il cantautore napoletano si lascia ispirare dalla letteratura.
A cura di Paola Ciaramella
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Il narratore della quotidianità partenopea torna con un nuovo album. E, come sempre, sceglie un titolo che è tutto un programma – Fare il napoletano. Stanca! Federico Salvatore presenterà il suo lavoro domani sera, con un concerto alla “Stazione Birra” di Roma.

Una “stanchezza” che deriva dall’essersi volutamente esiliato dal piccolo schermo, per dedicarsi a feconde letture nella sua casa in provincia di Napoli, con vista sul Vesuvio. E proprio la biblioteca di famiglia ha ispirato la nascita della sua nuova creatura, nata da libri come L’armonia perduta di Raffaele La Capria e Le due Napoli di Domenico Rea.

Ironia commista a impegno sociale i tratti essenziali del cantautore napoletano, in grado di passare dai divertenti battibecchi tra Federico (lo snob arrogante) e Salvatore (il rozzo popolano) alla canzone di denuncia Se io fossi San Gennaro (2002), in cui allude con amarezza ai numerosi mali della sua città. È questo brano a condurlo verso un allontanamento dalla tv.

Ma ora Federico è tornato e i suoi nuovi testi recano, indirettamente, le firme di autori significativi come Erri De Luca e Roberto Saviano.

Paola Ciaramella

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