Papa Francesco invita Patti Smith al Concerto di Natale e spegne le polemiche per il concerto in Chiesa a Napoli
Anche quest'anno al Concerto di Natale si parlerà rock. All'appuntamento che si terrà all'Auditorium Conciliazione di Roma, infatti, arriva Patti Smith, definita "Sacerdotessa del rock" che si esibirà con la figlia Jesse Paris e mette in difficoltà chi, nei giorni scorsi, aveva criticato la possibilità di vederla esibirsi in una Chiesa consacrata al centro di Napoli. L'8 e 9 dicembre, infatti, è prevista una doppia esibizione dell'autrice di "Horses" nella città partenopea, con la prima che si terrà al Duel:beat, noto locale di Agnano, mentre il secondo si terrà nella Basilica di San Giovanni Maggiore, Chiesa riaperta nel 2011 e affidata alla Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli che al suo interno ci svolge attività culturali, compresi alcuni concerti, come successo qualche settimana fa con Tim Hecker e succederà il 22 novembre con i Digitalism. Concerti che nonostante la loro natura elettronica, si sposano molto bene – come ha dimostrato Hecker che ha suonato immobile dietro la consolle, praticamente al buio – con le atmosfere sacre, ma che a qualcuno non sono piaciuti. E se i due ospiti di queste settimane sono abbastanza sconosciuti al grande pubblico da passare inosservati, l'arrivo di Patti Smith, il 9 dicembre, ha creato molto scalpore. Il Comitato di Portosalvo, che si occupa, stando alle loro parole "della salvaguardia e tutela del patrimonio culturale" ha addirittura parlato di blasfemia scrivendo che con quel concerto "si rischia quindi di perdere il rispetto della dignità spirituale dei luoghi e si minaccia di alterare il grande valore artistico, culturale e testimoniale di un edificio ecclesiastico di prima importanza" e rivolgendosi addirittura al cardinale Crescenzio Sepe.
Chiunque abbia assistito al concerto di Hecker, ad esempio, sa quanto rispetto sia stato portato per un luogo storico come quello della Basilica, senza contare la quantità di giovani accorsa e che, così, ha potuto apprezzare – nel rispetto di tutte le regole – la bellezza di quell'edificio. Chissà che ne pensa il Comitato dell'attacco del pezzo che Famiglia Cristiana ha dedicato al Concerto di Natale: "Altro che musica del diavolo. Dal 1993, da quando esiste il concerto di Natale organizzato dal Vaticano, le chitarre elettriche di alcune tra le più celebrate rock star del mondo hanno risuonato potenti prima nell'Aula Paolo VI e ora all'Auditorium Conciliazione di Roma. Fin dall'inizio la kermesse musicale fu pensata per radunare artisti di ogni nazione, religione e cultura, senza preclusioni di generi musicali, rock compreso". Pezzo che apre, se ce ne fosse ancora bisogno, alla musica tutta e alla Smith, in particolare, di cui chiunque ne conosca minimamente la storia sa quanto rispetto abbia per l'Istituzione ecclesiastica. Il Presidente del Comitato Pariante – stando a quanto riporta il Corriere del Mezzogiorno – non si scompone e nonostante l'annuncio dice: "Non abbiamo mai messo in dubbio lo spessore spirituale e morale della cantante. Ma un concerto rock non può essere tenuto davanti a un altare del terzo secolo. Soltanto il cardinale potrà dire se è lecito ospitare un concerto rock in una chiesa consacrata come San Giovanni Maggiore. Si pronunci e faccia chiarezza". La Curia napoletana deciderà sul da farsi nei prossimi giorni.
Oltre alla Smith – invitata, stando a quanto riporta Famiglia Cristiana, direttamente dal Papa -, comunque, sul palco romano saliranno anche altri artisti nazionali e internazionale che rappresenteranno diversi generi, compresa la dance (con Bob Sinclair) e il pop (con Imany). Tra gli artisti italiani che parteciperanno sono stati annunciati, tra gli altri, Suor Cristina, ovviamente, Alessandra Amoroso, Renzo Arbore, Dolcenera e Chiara Galiazzo che si esibiranno il 13 dicembre per uno spettacolo che sarà trasmesso in tv la sera della vigilia di Natale. Durante la trasmissione sarà possibile fare una donazione per la Fondazione Don Bosco Nel Mondo e il progetto "Ninos de Plomo" che ha come obiettivo "la decontaminazione e la tutela ambientale, nonché il sostegno nell’apprendimento e nello sviluppo educativo, a bambini e adolescenti della baraccopoli peruviana di Puerto Nuevo, a Callao, il porto di Lima, fortemente inquinati dalla presenza di piombo nel sangue".